Sei rimasto soddisfatto del feedback ricevuto da ‘In War And Pieces’?
Il feedback è stato superbo ma non ci sorprende perché ogni nostra uscita è sempre stata accolta molto bene. Il fatto che non siamo mai usciti veramente dalla scena gioca a nostro favore. Rispetto ad altre uscite ha venduto molto bene ma non mi piace fare paragoni in termini economici. Preferisco sottolineare il fatto che l’album contenga un eccellente mix tra pezzi veloci ed altri più melodici oltre a rappresentare un passo in avanti in termini di produzione. E’ un tipico album dei Sodom ma uscito nel terzo millennio.

Quali sono le differenze sostanziali tra ‘In War And Pieces’ ed il nuovo materiale? In cosa desideravate apportare cambiamenti?
Quando Bobby Schottkowski ha lasciato la band ci siamo messi alla ricerca di un nuovo batterista e nel frattempo abbiamo registrato dei demo delle nuove canzoni. L’ingresso di Markus Freiwald ci ha permesso di accelerare di nuovo i tempi e recuperare le origini. Per il resto non abbiamo cambiato nulla. Non è nostra intenzione deludere i fans.

Avete realizzato una splendida cover di ‘Ace Of Spades’ per l’edizione in vinile. Sei contento che questo formato sia tornato di moda?
Molto dipende dal fatto che i cd non si vendono più ma tutto quello che fa parte della vecchia scuola ha la mia approvazione. All’inizio degli anni ottanta i Motörhead erano davvero forti. Per registrare il pezzo è stato sufficiente suonarlo un paio di volte in studio come se fossimo dal vivo.

Quanti vinili possiedi? Qual è il tuo preferito?
Non sono un collezionista. Ne avrò circa ottocento. Sicuramente ho delle rarità ma dei primi tempi. Il mio preferito è ‘Welcome To Hell’ dei Venom con i testi all’interno. In generale amo avere un album tra le mani. Serve a mantenere lo spirito acceso. Di conseguenza sono molto contento che 'Epitome Of Torture' esca in due versioni differenti in cd più quella in vinile.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare le nuove tracce?
Un anno circa. Il tour praticamente non si è mai fermato ed abbiamo partecipato a quasi tutti i festival che ci hanno invitato. Quindi il processo ha subito diverse pause ma questo è positivo perché puoi fermarti a riflettere su quello che hai registrato e valutare a mente fredda cosa è giusto scartare.

Lavorare ancora con Waldemar Sorychta ha reso il processo più facile?
Non è così semplice lavorare con lui. Ti fa cantare lo stesso pezzo venti volte prima di essere soddisfatto. Sa tirare fuori il meglio dalla tua voce in qualunque frangente, sia che si tratti di una parte gutturale sia che si tratti di una parte in scream alla Tom Araya. Mi ha insegnato ad usare al massimo il mio range anche nelle vecchie canzoni. Non mi interessa spendere i soldi per uno studio hi-tech ma preferisco farlo per un grande produttore. Per questo abbiamo registrato quasi tutto in sala prove e poi ci siamo rivolti a lui. Il suo suono è diventato ormai un trademark ma ha la capacità di adattarsi a qualunque band con cui lavora. Anche con i The Very End ha svolto un eccellente lavoro e nel nostro caso si è occupato anche della correzione di qualche testo.

Avete girato un video per 'Stigmatized'. Un evento inusuale per i Sodom...
Avremmo voluto girarne altri in passato ma è molto costoso. E' stato girato totalmente a Berlino in tre giorni. Abbiamo scelto una location particolare ed è stato come produrre un piccolo film. Avevamo collaborato con Ronald Matthes della Roax Media per 'Lords Of Depravity' ed era nostra intenzione ottenere qualcosa di shockante e senza compromessi. Le immagini riflettono il fatto che siamo contro tutto.

Immagino che avrai realizzato molti obiettivi in carriera. Ne è rimasto qualcuno da inseguire?
Non credo. Penso che potrei fermarmi in qualunque momento e mettermi a fare il produttore o il manager. Quando ho qualche ora libera mi dedico alla caccia che è la mia passione preferita ma il richiamo del palco è ancora troppo forte.

E' complicato bilanciare il tuo lavoro come musicista e la parte creativa che vive dentro di te?
L'importante è rimanere in salute e avere idee. Se andassi all'ospedale non sarei in grado di fare più niente. Confrontarmi con Markus mi ha stimolato molto. Una band professionale dovrebbe essere in grado di pubblicare un album all'incirca ogni due anni e per questo è necessario provare il più possibile.

Cosa pensi di tutte queste band che inneggiano al thrash della vecchia scuola? Pensi che sia una buona cosa per il movimento?
Dovrebbe esserlo anche se si parla troppo di revival e poco di fatti concreti. Non è facile copiare i guitar hero degli anni ottanta. Trovo che sia sempre consigliabile proporre qualcosa di nuovo. Amo il thrash ma ci sono troppe band in circolazione ed è veramente difficile scegliere. In ogni caso siamo in un mondo libero ed e' bello che ci sia possibilità per tutti.

Fa abbastanza sorridere il fatto che hai impiegato trent'anni per pubblicare una traccia come 'S.O.D.O.M.'...
E' sempre stata nella mia mente ma solo adesso si è manifestata come la potete ascoltare sull'album. Le liriche sono urlate nel microfono ed è un tributo ai miei fans. Riflette trent'anni di album e concerti dal vivo.

L'arpeggio iniziale di 'My Final Bullet' mi ha ricordato gli Annihilator di Jeff Waters..
Non posso certo nascondere le mie influenze. Sono una band importante del thrash come del testo Exciter, Metallica e Slayer.

Immagino che sarai rimasto scosso della morte di Jeff Hannemann...
La notizia mi ha sconvolto. Sapevo che era stato ricoverato in ospedale per il morso di un ragno ma non che la situazione fosse così grave. Succede a chi beve tutti i giorni ed è davvero un peccato averlo perso perché era giovane e poteva dare ancora tanto alla musica. Lo conoscevo da anni. La prima volta ci siamo incontrati a Bochum dove si esibirono con i Destruction. Quando ho iniziato a suonare avevo il primo demo degli Slayer. Sono una delle poche band che hanno portato davvero qualcosa di nuovo.

(parole di Tom Angelripper)