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Neuf Voix
Secessioni live with Pino Pipoli
Pubblicato il 14/10/2023 da Lorenzo Becciani

In occasione della Biennale Musica di Venezia 2023, il compositore Neuf Voix eseguirà dal vivo la sua opera sperimentale “Secessioni”, in collaborazione con l’artista Pino Pipoli.

Una doppia data: 20 e 21 ottobre (rispettivamente alle 20.00 e alle 18.00), presso il Teatro a l’Avogaria, situato in Corte Zappa, Dorsoduro, 1617, Venezia.

BIGLIETTI DISPONIBILI SULLA PIATTAFORMA DICE.FM.


L’evento è presentato dall’European Group • Composers for New Cultured Music, gruppo europeo di ricerca e promozione culturale focalizzato sul tema della composizione musicale contemporanea d’avanguardia, prevalentemente elettronica.


SECESSIONI L’OPERA

Secessioni è un’opera musicale in tre atti che, come dice il titolo, è alla continua ricerca del distacco. La parola che dà nome all’opera deriva dal verbo latino seced?re, termine composto dal prefisso “se” che indica la separazione e da “ced?re”, traducibile con allontanarsi, mutarsi.

L’opera vuole ripercorrere, allegoricamente, una storia in cui l’evoluzione dei suoni di ogni natura – umani, acustici e sintetici – stia a rappresentare quella dell’origine cosmo e della vita umana sulla terra. Da un’iniziale grande esplosione il suono si propaga, investendo il pubblico, che lo percepisce nella sua più assoluta materialità. Questo flusso sonoro acusmatico arriva a poco a poco a prendere forma e generare un microcosmo accessibile all’ascolto, il suono è allora quello dell’origine, l’urklang che segue il proprio processo evolutivo fino a raggiungere l’armonia e la musicalità per la percezione umana.

Secessioni è il racconto del distacco necessario delle cose dalla propria origine, che va dal passato verso il futuro e dal centro verso le periferie e che ne garantisce un’evoluzione.

Per la realizzazione di quest’opera, il compositore approfondisce la concezione di suono e armonia riconoscendo il proprio debito storico alle ultime vere avanguardie della composizione musicale, quelle del Novecento, riunendole in quella che potrebbe definirsi come una postavanguardia che sfugge al proprio compito. Neuf Voix indaga gli elementi fondamentali della composizione musicale, penetrando nella profondità sia della struttura “microscopica” del suono, che in quella dell’armonia e del contrappunto. La musica classica e quella elettronica vengono trascinate in un “intreccio dialettico” al fine di dare vita a un linguaggio personale e peculiare che sfugga a una precisa categorizzazione stilistica. Dodecafonia, microtonalità, pantonalità e tonalità sono inserite nello stesso contesto, generando una nuova verità sonora che incoraggi l’ascoltatore a esplorare molteplici spazi armonici e singolarità timbriche, e uscire dal buio confortevole della propria caverna interiore. Neuf Voix cerca il progresso dell’arte attraverso il recupero del flusso storico-artistico da cui nasce la propria contemporaneità, per poter essere una voce che continua il discorso e non il silenzio che lo interrompe.

Secessioni è anche il verificarsi di un’inversione nell’assegnazione dei compiti. Ogni realtà sonora subisce il distacco dalla propria natura storica. Nella composizione, infatti, la componente acustica, ossia la sonorità degli strumenti classici, è utilizzata nel lavoro di sperimentazione, mentre quella elettronica

– solitamente nota per le sue potenzialità tecniche in ambito sperimentale – viene posta come solida “fondamenta” su cui poggia il resto della composizione.

L’opera è stata realizzata in sinergia con esperti musicisti classici e grazie all’utilizzo di complesse macchine di generazione e manipolazione sonora. Tra queste c’è il sintetizzatore modulare progettato e realizzato personalmente dal compositore utilizzando vecchie componenti elettroniche prodotte in Germania tra gli anni ’70 e ’80.

Secessioni vive nella scintilla che innesca il distacco e in quella materia caotica che cerca la propria forma.

Distacco dalla nuova concezione di “sperimentazione musicale”. Oggi ridotta al significato di mero tentativo estetico-musicale. Sperimentazione il cui esercizio è troppo spesso ricondotto al lasciarsi andare casualmente all’infinito caos delle possibilità combinatorie, nella speranza che una di queste possa garantirci l’innovazione. Persino peggiore è l’attuale utilizzo della parola “sperimentale” in certi contesti musicali per indicare un lavoro totalmente opposto al significato di questa, a causa dell’omologazione di un mercato che ha denominato “sperimentale” il semplice utilizzo di sonorità elettroniche senza considerare il contesto compositivo che dovrebbe essere il vero elemento centrale. La sperimentazione deve essere un esercizio del pensiero, deve essere nutrita dallo studio e dalla cultura e riavvicinarsi alla sua tradizionale appartenenza alla Musica Colta. Essa deve essere l’abile mano del fabbro che sa dove colpire il ferro, non il fumo che rende incerti i suoi occhi.

Distacco dalla concezione della “tecnica compositiva come dogma”. Ogni possibile tradizione tecnica

   • strumento nelle mani del compositore, un tassello che cerca il proprio posto e deve essere in grado di aiutarlo a riversare nell’arte la propria sensibilità. Non deve invece costituire, come alcuni credono, una proibizione di ciò che le è altro, diverso, distaccato, almeno non quando quest’altro è in grado di arricchirla e di rigenerarla. La tecnica deve invece essere un colore, e poter stare di fianco al giusto simile che la completa.

Distacco dalle leggi del “mercato musicale” e dal concepire l’opera d’arte come un prodotto di consumo, coinvolgendola in quella mentalità “usa e getta” che permea ogni cosa nel mondo contemporaneo e che fa il gioco di chi è impegnato a svuotare ogni tipo di oggetto artistico dalla sua pretesa di significato. Perché i significati sono in grado di riempire la mente per un tempo troppo lungo e sono per questo contrari alla necessità che si passi poco tempo a “usare” e molto a “gettare”.

Distacco, in ultimo, dal pensare contemporaneo, abituato ad allontanare da sé la Verità attraverso la continua sospensione della serietà necessaria all’interpretazione delle cose. Un atteggiamento che ci condanna a guardare con disamore alla realtà che ci sta attorno, come se essa fosse qualcosa di cui siamo in possesso ma di cui non siamo responsabili. Secessioni, in questo senso, vorrebbe essere un ricongiungimento con la Realtà


https://dice.fm/artist/neuf-voix-9mmmn?lng=fr

 

Neuf Voix
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Discography
Secessioni - 2023