Come è nata la band? Quali sono gli eventi principali che vi hanno portato alla pubblicazione di 'Eternal Hunter'?
I Parisian Walls si sono formati tre anni fa dalle ceneri della mia band precedente, L'Esprit Du Clan. Non volevo allontanarmi dal mondo della musica dopo avere suonato per quindici anni e ho composto l'album con il mio precedente chitarrista Ben e l'ho registrato qui in Francia prima di spedire le tracce a Chris “Zeuss” Harris perché venissero mixate e masterizzate. A quel punto ho contattato gli altri membri e mi sono messo a cercare un'etichetta. Adesso il team è molto forte ed abbiamo organizzato diverse date dal vivo.

Quali sono le vostre influenze principali?
Sono un grande fan del varietà francese degli anni ottanta. La street culture di Parigi, la vita da gangster e le notte brave. Ascolto parecchio jazz ma naturalmente anche metal, elettronica e hip hop. Questo non mi impedisce di divertirmi con un buon Blockbuster americano. Mi piace tutto quello che è profondo e concreto.

Siete più influenzati dallo sludge americano o europeo?
Ad essere sincero il livello delle rock band francesi è parecchio basso. Ci sono delle eccezioni ma normalmente devi rivolgerti al mercato americano o svedese per trovare qualcosa di valido. Sono un grande fan degli ultimi Entombed per esempio.

Come descriveresti il sound della band a chi ancora non vi conosce?
Direi che facciamo metal potente ed abbastanza lento. Non è necessariamente tecnico ma è senza dubbio ricco di groove ed efficace. Mi piacciono le canzono semplici e non sono un fan della musica matematica come quella dei Meshuggah. Se voglio qualcosa di tagliente ascolto jazz.

Cosa avete chiesto a Richey Beckett in termini di artwork?
Sapevo fin dall'inizio che avrei voluto rappresentare un cacciatore. Questo perché rappresenta la mia mentalità nel momento di creare l'album. Gli ho lasciato totale libertà per i dettagli ed il cane che appare nella copertina è ispirato alle foto reali del mio cane.

Cosa intendi trasmettere con le liriche? Quanto sono importanti per te?
Riflettono il mio stato mentale al momento di comporre le canzoni. Il mio desiderio principale era quello di non interrompere la mia creatività. Volevo provare a me stesso che non ero morto e non mi sarei arreso. Credo che la nostra intera vita sia un'opera d'arte e desideravo urlare quest'arte, il desiderio di vivere e creare.

Che tipologia di suono volevate ottenere?
E' la prima volta che collaboro con un produttore estero e devo dire che Zeuss è stato molto recettivo. Volevamo un album potente ma non per forza moderno. Come gli Emmure per esempio che usano tantissima elettronica. Se devo citare un album che mi ha ispirato allora direi 'Wormwood' dei The Acacia Strain che a mio parere rappresenta l'incrocio ideale tra una produzione moderna ed una grana naturale e che soprattutto non ti stanca dopo tre ascolti. Dopo più di un anno di lavoro sono estremamente soddisfatto.

Che chitarre avete suonato durante le sessioni di registrazione?
Tutte chitarre Gibson e bassi Music Man.

Di cosa parla 'Europe Is A Museum'?
Non abbiamo più industrie in Europa. Non abbiamo politiche importanti. Sperimentiamo l'evoluzione del mondo più che provocarla. L'Europa è bellissima come lo sono Parigi, Roma, Berlino e Londra ma il fatto è che sono musei all'aria aperta. Non voglio essere disfattista ma realista.

Prova adesso a recensire 'Keep On Hustlin' e 'The Immortalist' per i nostri lettori...
'Keep On Hustlin' è una metafora del mio desiderio di andare avanti. 'The Immortalist' invece è un pezzo molto personale che esprime il mio sconforto in riferimento ad alcuni eventi della mia vita. Non ho sempre avuto una grande morale.

'Sons Of Dionysus' è dedicata a qualcuno?
E' una ode a viaggi, feste, alcol, amicizia e amore. E' dedicata alle persone sedentarie che non amano spingersi troppo oltre nelle loro vite.

Il vostro album è ottimo esattamente come lo è quello dei Rise Of The Northstar. Ci sono altre band francesi che meritano la nostra attenzione?
I Rise Of The Northstar stanno facendo un lavoro incredibile con i loro video. Si danno da fare e questo è positivo. Ti consiglio il nuovo album degli Hangman's Chair. E' molto lento, con melodie in bilico tra Crowbar e Alice In Chains.

Quali sono i vostri piani dal vivo?
Dopo qualche data nel nostro paese ci concentreremo sui festival europei. Sono in contatto con a booking agency asiatica. Il mio sogno è quello di suonare in Giappone.

(parole di Arsène Le Corre)