La line up ha subito dei cambiamenti importanti. Vuoi introdurci i nuovi membri e spiegare ai nostri lettori cosa vi ha spinto a separarvi dai vecchi?
Sì, nell'ultimo anno e mezzo ci sono stati due cambi fondamentali di lineup. Il primo, quello del cantante, è stato inevitabile. Si era creata ormai una spaccatura insanabile fra lui e il resto del gruppo dovuta a divergenze artistiche e forti attriti personali. Preferisco non scendere nei dettagli perchè noi amiamo lavare i nostri panni sporchi in famiglia. Successo questo ci siamo guardati attorno in cerca di cantanti con i requisiti che desideravamo, e dopo un paio di mail, Erk (ex cantante dei Cheope) ha risposto alla chiamata, trovandosi anche lui in un momento di cambiamento con il suo vecchio progetto e la scintilla è scoccata presto. Il contatto è avvenuto fortunatamente dopo soli quattro giorni dallo split. Diciamo che siamo stati fortunati. Il secondo cambiamento, quello di Lele è dovuto al fatto che purtroppo problemi personali non gli hanno consentito di continuare a certi livelli. Non aveva più modo di garantire tempo e impegno a causa di situazioni private. Ma il tutto è finito in amicizia. E' una persona per la quale personalmente nutro un affetto forte e resta un grande amico. Per dimostrarti il fatto che le cose si sono concluse in modo pacifico, Lele continua a curare la sezione web del gruppo. Non potevamo chiedere di meglio. In ogni caso io e il resto del gruppo gli auguriamo tutta la fortuna di questo mondo. La scelta è caduta su Antonio Aronne, amico di Erk. Un ragazzo giovane ma pieno di talento, un polistrumentista eccezionale. Avere Erk come garante ci ha facilitati e in effetti il ragazzo ha imparato i pezzi in tempo record, e dopo due prove era sul palco calmo e rilassato per il primo concerto.
Ritieni che adesso i Figure Of Six abbiamo guadagnato in stabilità?
Non vorrei essere politicamente scorretto ma lo sareograve;, e quindi devo essere onesto, soprattutto il primo cambiamento ha portato stabilità e nuovi stimoli. Per carità, ci è voluto tempo per conoscerci e ci sono stati momenti difficili, litigi, come in ogni buona famiglia, soprattutto dovuti al fatto che il lavoro per finire il disco era estremamente stressante. Pereograve; ora ce l'abbiamo fatta, e nonostante i caratteri diversi si è creato un bel gruppo e la voglia di suonare e spaccare è il collante che ci tiene uniti anche nei momenti difficili, che nell'ultimo anno e mezzo sono stati tanti...
Quali sono gli altri eventi che vi hanno portato alla pubblicazione dell'album?
E' stata un'odissea. I principali sono stati il cambio di componenti di cui uno, il cantante, in fase di registrazione, che ha capovolto ogni piano. Ci sono stati cambi di agenzie ed etichetta e questi sono avvenuti nel momento in cui eravamo più fragili. Diciamo che a essere onesti tutti gli eventi sono stati una continua prova di resistenza, ma ci hanno fatto capire chi ci era vicino e chi no. A volte nella vita queste cose servono...
eldquo;Brand New Lifeerdquo; colpisce immediatamente per i suoni moderni e una produzione di prima categoria. Come siete riusciti ad ottenere un risultato del genere?
Grazie mille per il complimento. Credo che la causa principale di questo risultato siano le decisioni prese in partenza, ovvero quella di rompere gli schemi di produzione a cui eravamo abituati, e a cui solitamente in Italia si è abituati, affidarsi a professionisti capaci, senza preoccuparsi delle opinioni degli altri. Forse sembrano banalità ma in un ambiente provinciale e pieno di pregiudizi, malelingue e invidia come il panorama italiano, non sono cose così semplici da affrontare per una band. A volte ti trovi sotto pressione perchè ci sono schiere di persone che non vedono l'ora di vederti sbattere con il culo per terra. Noi avevamo un'idea: suono moderno, d'impatto e la melodia a farla da padrone, senza togliere forza al suono. E per farlo, e andare oltre ci siamo eldquo;sfidatierdquo; e ci siamo affidati a produttori capaci, come fanno tutte le band internazionali. Non è stato facile, è stato un po' come stuprarsi e ricominciare a ragionare alla propria musica dall'inizio. Confrontarti con persone oneste e capaci, spesso più di te, che magari ti dicono che quello che stai facendo non va bene. Litigare ma alla fine accettare che c'è tanto da imparare e tanta strada da fare se cerchi di raggiungere l'eccellenza. eEgrave; un percorso lungo ma stimolante... di crescita che ci ha portato a questo. E devo dire che nonostante un cambio di cantante in piena registrazione, e tutte le vicissitudini che ci sono capitate il risultato non è male...
A quali dischi vi siete ispirati maggiormente a livello di produzione e mixaggio?
Più che a dischi precisi, ci siamo ispirati a gruppi e tipi di sonorità... diciamo all'impatto e alla precisione che ti possono dare produzioni come quelle di Tue Madsen, sempre taglienti, cattive e potenti. Paradossalmente abbiamo cercato di unire la scuola sonora dei Fear Factory cioè più industrial a una matrice più rock. Quindi in fase di masterizzazione abbiamo cercato di dare un suono più americano e analogico al tutto. Volevamo fosse potente, ma il taglio sonoro che aveva preso il disco con l'arrivo di Erk necessitava di maggiore calore. Diciamo che abbiamo cercato di prendere il meglio della scuola modern metal europea e del modern rock americano, mixato con il gusto melodico tipico di noi italiani.
Come siete entrati in contatto con Tiefdruck Musik? Quali sono i gruppi che apprezzate di più nel loro roster?
Con Daniel presidente dell'etichetta siamo in contatto sin dai tempi di eldquo;Aionerdquo;. Lui ha amato quel disco e avrebbe voluto collaborare con noi già da esso, ma per problemi di budget non se ne fece nulla. Rimanemmo in contatto, facendogli ascoltare il materiale in corso d'opera e lui ha sempre mostrato un grande interesse. Quando ci siamo trovati a scegliere, la sua proposta era quella più convincente. Non ci avrebbe lasciato in balia di noi stessi e quindi non abbiamo avuto dubbi. Una band che mi ha colpito particolarmente sono i JulienK.
Il nuovo materiale è talmente valido che mi sorprenderei se non otteneste un riscontro positivo anche all'estero. Quali sono le nazioni su cui puntate anche per quello che riguarda l'organizzazione di concerti?
Spero proprio tu abbia ragione. Per il momento ci concentreremo su centro e nord Europa, Germania e Italia. Pereograve; il progetto è di non fermarsi qui. Io personalmente , ma credo di potere parlare a nome di tutti, ho come obiettivo gli Stati Uniti. Abbiamo già contatti da quelle parti e ci sono cose in ballo, ma è prematuro svelarti il tutto. Cerchiamo di essere un po' scaramantici, ma credo che questo sia materiale adatto al loro mercato.
Chi ha realizzato l'artwork del disco? Come nasce l'ispirazione?
L'idea dell'artwork, come poi è chiaro nel titolo, è la rinascita, sia personale nostra, come singoli individui e musicisti, che come entità gruppo dopo periodi difficilissimi. Come la fenice che risorge. Non credo sia un concetto nuovo o alternativo, lo so, ma è stata chiaro a tutti noi che sarebbe stata la migliore immagine per questo album. Ci rappresentava totalmente e quindi il nostro bassista, ha provato a tirare giù qualche bozza ed è piaciuta all'etichetta e da questo si è andati avanti.
Prova adesso a recensire per noi i dieci brani di 'Brand New Life'...
Brand New Life la titletrack è il passaggio di confine fra il passato e il presente della band.
Thrash al punto giusto, diretta veloce e moderna ma priva delle radici hardcore che ormai ci stanno strette. Modern metal e melodia.
My Perfect Day semplice, diretta, rock'n'roll. Una canzone rock'n'roll in chiave Figure Of Six. Semplicità e potenza da scatenare ad alto volume.
Take Me Now i Figure Of Six non dimenticano il passato né la passione per l'elettronica e gli anni 80. MKey la fa da padrone con i suoi synth e le sue atmosfere, tutto con un tocco di speed rock e metal.
War From The Inside come unire una voce blues a un math riffing sia possibile. Chitarre granitiche e blues con un tocco di Meshuggah. Ascoltare per credere.
Siren's Call anche gli Figure Of Six hanno un cuore, e pensano spesso alle ragazze. Una ballata non pueograve; mancare. Un tocco di nu metal e orchestrazioni di synth e voce e il gioco è fatto...
Lady Enemy si torna letteralmente a spingere sull'acceleratore. Una gara fra una campionessa di corse clandestine e il suo meccanico amante. Math riffing, industrial metal di scuole Fear Factory, velocità e una voce in puro stile rock'n'roll. Scaldate i motori!
Loosin' My Mind le atmosfere, la voce e l'elettronica rendono questo pezzo ritmato e allo stesso intimale. Ritmo melodia e sentimento.
Believer ci siamo chiesti se fosse stato possibile unire dissonanze, math riffing, cantato rock alla Jimi Hendrix, assoli e la potenza dei Pantera in un solo pezzo. Ci abbiamo provato e il risultato non è per niente male...
I Guess ritmo cadenzato e melodia con un gusto new metal tempi d'oro per un finale con ritmi in crescendo. Sapore di un passato mai dimenticato in chiave moderna e personale.
Something per spiazzare il pubblico non serve solo potenza e violenza sonora. Chiudiamo il disco con una ballata elettronica con qualche omaggio ai gruppi del passato. Ascoltare per credere.
La scelta di presentare il disco con una serie di podcast è stata dell'etichetta o della band?
E' stata una scelta dell'etichetta, non lo avevamo mai fatto ma l'abbiamo trovata divertente e ti direograve; che anche registrarli è stata una situazione divertente. Diciamo che c'erano un paio di noi con grosse difficoltà dovute ai postumi della serata precedente. Compreso io, e quindi si sono create molte situazioni piene di ilarità...
Com'è cambiato internet e il vostro rapporto con la rete in quest'ultimo periodo?
Internet è sempre un mezzo di comunicazione enorme e se usato con malizia e cura pueograve; portare a grandi risultati. Ma le visualizzazioni su YouTube non contanto niente se non c'è qualcosa di concreto alle spalle. Se hai 100.000 visualizzazioni ma poi ai concerti ci sono tre persone che senso ha? Tutto va dosato e usato con metodo. Cambiano i social network ma alla fine il succo rimane quello.
Sono trascorsi due anni e mezzo dalla release di 'Aion'. La musica ha il potere di accorciare o allungare il tempo a suo piacimento. Quali sono le differenze sostanziali tra i due album?
Sostanzialmente questo album è meno derivativo di 'Aion'. Aveva elementi facilmente riconducibili all'hardcore e alla scena svedese, anche se non era questa la vera intenzione del disco. La differenza fra il nuovo lavoro e il precedente è la maturità. La voce di Erk ha cambiato completamente il sound, avvicinandolo finalmente alla nostra concezione di musica. Tutti noi siamo cresciuti con gruppi dove la voce era fondamentale. Non dove si urlava. Per farti un esempio i miei gruppi preferiti sono Beatles e Alice In Chains. Niente a che vedere con l'hardcore. Quindi la differenza sostanziale è che questo album è come lo volevamo, e non possiamo recriminare nulla. Suona come da tempo volevamo suonasse la musica dei Figure Of Six. Diciamo che ci rappresenta veramente e in un futuro, potendo scrivere direttamente con Erk e Toni potremo avvicinarci ancora di più alla nostra vera identità.
Quali sono i brani di 'Brand New Life' nei quali vedi una prosecuzione di quanto espresso con il disco precedente?
Sinceramente ci sono pochi elementi di 'Aion' in questo album. Forse quelli con un legame maggiore sono la title track e alcuni pezzi più veloci come eldquo;Take Me Nowerdquo; e eldquo;Losing My Minderdquo;, dove il ritmo ricorda la velocità di eldquo;Aionerdquo;, ma il tutto è comunque da prendere con le molle.

(parole di Peter Cadonici)