Intanto complimenti per il concerto di stasera, anche se purtroppo vi hanno lasciato davvero poco spazio..
(Jack) Purtroppo non siamo noi a decidere ma grazie per i complimenti. Siamo più che contenti di suonare a casa nostra
E" finalmente uscito il vostro nuovo album "Aion", quali sono le sensazioni?
(Peter) Le sensazioni sono davvero positive. Siamo soddisfatti e contenti del nostro lavoro e ci aspettiamo molto da questa uscita.
Quali sono i cambiamenti più rilevanti che si possono notare in quest"album rispetto al precedente, "Step One"?
(Peter) Diciamo che tecnicamente abbiamo cercato di definire ancora di più la nostra idea di suono cercando anche di renderlo qualitativamente migliore, ripulendolo da tutto ciò che non sentivamo nostro. Anche nella composizione abbiamo cercato di rendere al meglio le nostre idee e di concretizzarle e questo ci ha portati a fare delle scelte, come inserire parti elettroniche in misura maggiore e rendere il sound metal più melodico. Allo stesso tempo non mancano tutti i riferimenti ai gruppi che ci hanno ispirato e alla musica che ascoltiamo fin da bambini.
Di cosa parla "Aion"? Dietro l"album esiste un concept vero e proprio?
(Peter) "Aion" è il prodotto delle nostre esperienze comprese tra il 2006 e il 2007 che abbiamo cercato di tradurre attraverso quello che si potrebbe definire un concept. Quello che vogliamo sottolineare è quanto l"uomo si trovi a disagio nel vivere in un mondo ormai marcio e corrotto che sempre meno lentamente si sta auto-distruggendo. Questo deve essere il motivo per rianimare le nostre coscienze perchè c"è bisogno di fare qualcosa, di reagire e di andare contro tutto questo. Nessuno ha un alibi per non farlo.
Qual è secondo voi il pezzo meglio riuscito o quello a cui tenete in modo particolare?
(Jack) "Morning Star" senza ombra di dubbio. Ha davvero qualcosa in più.
(Matteo) Io concordo perchè oltre ad avere tutte le caratteristiche per essere definito un buon pezzo, è quello che ricordo più di tutti in fase di composizione e registrazione, quindi diciamo dal suo inizio fino ad essere il pezzo che è ora nel disco
Con voi ha collaborato per "Aion" Tue Madsen (Moonspell, The Haunted), come è stato lavorare con lui?
(Peter) Il suo è stato un lavoro senza paragoni, è un genio. Ovviamente è stata quasi interamente una collaborazione a distanza, perchè lui è danese. Comunque alcuni di noi sono volati da lui e gli hanno presentato il progetto. All"inizio eravamo nervosi all"idea di collaborare con uno come lui, non sapevamo se fosse un album abbastanza buono da poterglielo far ascoltare considerato il calibro dei gruppi con cui ha collaborato. Appena abbiamo ricevuto indietro il disco con il suo lavoro siamo rimasti a bocca aperta. E" un grandissimo produttore ed è riuscito a creare un suono assolutamente personale e inconfondibile.
Rispetto a "Step One" avete cambiato label. Come vi trovate a collaborare con la Locomotive Records? Quali sono stati i principali effetti su di voi?
(Jack) Dal punto di vista economico e di marketing, rispetto alla precedente non c"è paragone. Hanno tantissima voglia di fare e sono senza dubbio più presenti. La vecchia etichetta, avendo pochi mezzi, non riusciva a fare tanto e supportarci in modo valido. Questo incide soprattutto quando hai un prodotto nuovo da proporre. Finalmente abbiamo trovato un partner ideale in grado di sostenere la nostra voglia di crescere e che voglia farci crescere credendo in noi. Questo è essenziale.
Riguardo la band, la prima cosa che colpisce è sicuramente il vostro nome. Cosa significa, cosa rappresenta per voi?
(Matteo) Rappresenta i membri della band per prima cosa. Siamo in sei e Figure Of Six è un chiaro riferimento. Quindi è in pratica ciò che siamo e ciò che vorremmo che sia la nostra musica. In più suonava bene, è particolare anche se non ha letteralmente molto senso ma visto che cercavamo un nome originale quello era perfetto.
Quali sono le vostre maggiori influenze dal punto di vista musicale?
(Jack) Direi che ce ne sono troppe, anche troppo diverse. Posso dirti che ognuno di noi ascolta veramente di tutto, i generi più disparati che spaziano dal metal, al blues, al punk, all"elettronica e così via. Per questo penso che le nostre influenze non possano essere ricondotte ad una band in particolare. Qualcosa senza dubbio vi penetra, ma è questione di un pezzo magari, non di più. Siamo circondati da un"industria che fa uscire sempre di più materiale di qualità e ovviamente lo ascoltiamo. Non mancano poi le band che ci hanno cresciuti come i Pantera, Alice in Chains, Metallica, Fear Factory..
E riguardo alla scena italiana? Avete condiviso il palco con innumerevoli band del nostro paese, quali pensate siano veramente valide?
(Peter) Mi rifiuto di rispondere alla domanda sulla scena. E" tipico solo di noi italiani trovare scena qui e scena là. Che tristezza..
(Jack) E" un argomento che neanche a me piace. Parlare di una scena italiana non è una cosa che sento propria soprattutto perchè non mi interessa. Non credo neanche che noi possiamo per così dire farne parte a pieno: se la chiamiamo scena metalcore o nuova scena metal o ancora death metal melodico, mi sembra tutto riduttivo per noi perchè alla fin fine, penso molto più semplicemente, suoniamo metal in chiave moderna. Inoltre ritengo che le band che meritino il successo siano davvero poche.
Quali sono i vostri piani adesso ?
(Matteo) Beh non è ancora tutto definito, stiamo ancora progettando quello che sarà il futuro. Prima di tutti vengono i live sicuramente, quelli non mancheranno. A breve saranno pronte altre date confermate e le troverete sul nostro sito ufficiale. Questa sera l"accoglienza con i Dillinger Escape Plan è stata ottima quindi mi auguro di sperimentare più volte le stesse emozioni.