Il vostro nome riflette per caso un certo velo di mistero sulla vostra musica ?
Il nostro credo è che la musica deve essere sempre al primo posto. Non volevamo essere confusi tra le celebrità e quindi abbiamo scelto The Unknownn che tra l’altro mantiene in un certo senso il mistero sui musicisti in questione e sulla musica stessa. In fondo per noi sarebbe impossibile descrivere con etichette e termini particolari la nostra proposta artistica. Ascoltiamo tante cose diverse, da Samuel Barber ai Nine Inch Nails e pur rendendoci conto che il disco suona molto dark in certi passaggi non abbiamo mai un’idea precisa e definita di quello che siamo o vorremmo essere. E’ semplicemente quello che scaturisce dalla nostra mente. Tutto a livello molto inconscio.
Raccontaci com’è nata la band e come avete vissuto il periodo trascorso fino alla registrazione dell’album..
La band nasce tre anni fad al desiderio di dare corpo ad un processo mentale e un lavoro fisico che in realtà andava avanti da tempo. Ci siamo ritrovati a pensare a qualcosa che potesse far coesistere le nostre idee e dare ‘fisicità’ a risorse e influenze che avevamo a disposizione. Col passare dei mesi abbiamo avuto molte offerte e tante persone importanti si sono dimostrati interessati alle canzoni che scrivevamo. Le visite sul sito della band sono aumentate progressivamente dandoci il mood giusto per registrare il nostro debutto. La gestazione dell’album è stata lunghissima. Oltre diciotto mesi di sessioni che si sono alternate con periodi di pausa ed altri in cui mixavamo il materiale ottenuto per vedere come funzionava sotto una luce diversa. Fino all’ultimo abbiamo ritoccato il disco in tutte le sue sfumature. E’ stato un lavoro snervante ma pieno di fascino.
Kruder & Dorfmeister, Massive Attack, EBM music. Sono queste le vostre influenze principali ?
Non proprio. Di Kruder & Dorfmeister non conosciamo molto. Solo un remix che hanno fatto dei Lamb per il resto credo che il loro sound sia un po’ freddo per il mercato inglese. I Massive Attack sono sicuramente un gruppo che apprezziamo e stimiamo. ‘Mezzanine’ è un capolavoro che ancora non ha perso la sua luce. Per quanto riguarda l’EBM invece devo confidarti che fa parte di un universo opposto rispetto a noi anche dal punto di vista di intendere la musica e la composizione. Spesso ci definiscono goth ma non credo sia corretto come aggettivo. Devo avere un disco dei Sister Of Mercy da qualche parte ma sono sempre stato attratto da tutt’altra musica. La stessa produzione del disco è molto liquida, pop e mai malinconica anche nelle parti più oscure.
‘Nocturnal’ è davvero stupenda..
Ti ringrazio. In molti ci stanno chiedendo spiegazioni riguardo al suo significato ma è qualcosa che non posso rivelare e quindi lascio all’immaginazione di chi la ascolta. E’ un pezzo molto atmosferico, dark, con un beat selvaggio e belle parti di chitarra. L’avremo ascoltata e ritoccata centinaia di volte ma tutte le volte mi regala sensazioni nuove e mi fa capire che finchè ci saranno musica e arte nella mia vita non potrò mai essere insoddisfatto.
State catturando tanta attenzione grazie a MySpace. Non e’ strano che fino a qualche anno fa stavamo parlando di jungle o big beat generation e adesso ci ritroviamo a parlare di MySpace generation ? Non pensi che la musica come forma d’arte venga sminuita ?
L’idea di un’auto-promozione su larga scala è perfetta. E’ strano pensare che nessuno ci abbia pensato prima. Visto che tanti musicisti portavano avanti da soli la propria promozione era ovvio che il prossimo step sarebbe stato una promozione indipendente su internet. Non penso che la musica perda il suo valore anche se ormai anche quella più settoriale è di dominio pubblico e commercializzata. E’ solo un meccanismo di comunicazione che funziona meglio dei precedenti. Rimango convinto che un computer pieno di file scaricati non ha valore adesso come non lo avrà tra vent’anni. La musica è comprare un cd, fermarsi ad ascoltarlo, sfogliare le pagine del booklet, leggere i testi e tutta una serie di sensazioni che internet non potrà mai darti. Preferisco sempre avere l’intero ‘pacchetto’ e non ascoltare solamente qualche mp3.
Sbaglio secondo te a definire il trip-hop e il down-tempo i frammenti intellettuali dell’elettronica ?
Ci piace che la nostra musica venga definita ‘intelligente’. E’ un complimento che apprezziamo molto perché rende bene il tipo di approccio che abbiamo quando componiamo.