In bilico tra alternative rock e cantautorato, il secondo lavoro dei toscani, prodotto da Dome La Muerte dei Not Moving, denota dei progressi enormi, sia in termini sonori che dal punto di vista compositivo. Intanto la line-up si è rinnovata e rinforzata, sebbene il punto di forza sia sempre la voce di Massimiliano Magni, e poi l’apporto di Petrosino, special guest in quattro tracce, e del tastierista Alessio Lucatti (Angra, Vision Divine), ha donato ulteriore smalto alle dieci tracce registrate presso gli Eden Studios di Pisa. Un altro punto di forza del nuovo materiale sta nella sua abilità nel distinguersi dal circolo vizioso dell’indie intellettualoide di casa nostra (‘M45’), oltre che nella capacità di alternare pezzi rock graffianti a ballate malinconiche (‘Dormi’). ‘Lipstick’ omaggia i CCCP – andate a vedere la mostra ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia e non ve ne pentirete – mentre ‘Spleen’ e ‘Demoni’ sono il segnale di una maturità raggiunta e la title track, posta in chiusura a suggellare l’epicità del lavoro, è un monito a non lasciarsi sfuggire ciò che veramente conta nella vita. Stupenda la copertina, alla faccia di chi non prevede più il formato fisico nei suoi piani promozionali, che contribuisce a non far sfigurare il cd negli scaffali accanto ai capolavori italiani degli anni novanta.