Eccoci di nuovo a parlare insieme a meno di un anno dalla prima intervista. Cosa è successo agli Stigma dopo la pubblicazione di 'Concerto For The Undead'?
A pochi giorni dall’uscita dell’album abbiamo aggiunto un secondo chitarrista alla nostra line up per poi partire subito con la promozione live dell’album. Nel mese di maggio abbiamo partecipato ad alcuni festival in giro per l’Europa, per poi completare il primo tour in Italia nei mesi di Giugno e Luglio, ad Agosto siamo ripartiti con un tour in Nord Europa di spalla ai Trigger The Bloodshed e poi, dato il grande affiatamento all’interno della band, abbiamo deciso da subito di comporre alcuni brani da far uscire insieme al video del primo singolo estratto da eldquo;Concerto For The Undeaderdquo;, ovvero il nuovo eldquo;The Undertaker EPerdquo;.
Qual è stata la reazione del pubblico? Avete ricevuto più consensi in Italia o all'estero?
La reazione è stata molto positiva, sicuramente migliore di quella dei tempi del nostro debutto, abbiamo lavorato moltissimo sul live, curando molto sia l’esecuzione che lo show vero e proprio e i segnali che abbiamo ricevuto ci hanno fatto capire che siamo sulla strada giusta. Il feedback migliore l’abbiamo avuto all’estero, Olanda e Belgio sono diventati la nostra seconda casa, ma anche in Danimarca e Germania la gente sembrava divertirsi alla grande! Per quanto riguarda il nostro paese, sinceramente non ho visto grandi diversità dai concerti di sempre, il nostro release party è stato un gran concerto, ma ricordo con piacere anche la data di Roma con i Bleeding Through, anche se c’era poca gente, e un festival vicino a Milano.
C'è un paese in particolare che vi ha sorpreso a livello di feedback?
Olanda e Belgio ci hanno davvero sorpreso, ogni volta che andiamo a suonare da quelle parti c’è più gente della volta precedente e ci viene data l’opportunità di esibirci sempre in posti migliori. Ad oggi credo che la nostra data di ferragosto con Trigger The Bloodshed, Despised Icon e The Black Dahlia Murder a Rotterdam sia stato uno dei nostri migliori show di sempre!
Qual è il commento più bello che vi hanno fatto? E invece il più cattivo?
Il commento che mi ha fatto più piacere è stato quello che mi è arrivato di recente da uno dei miei idoli musicali di sempre, è un nostro fan da un paio di anni, e mi ha scritto che aveva appena avuto una notte di fuoco con la sua ragazza con la nostra musica di sottofondo! Il più cattivo? Beh in Italia ne girano un sacco, basta guardare su qualche forum o venire ad un nostro live, dove trovi persone che ci fanno i conti in tasca convinti che tutto quello che abbiamo fatto sia stato finanziato da petroldollari o chissà cos’altro!
Quante copie avete venduto del disco? Siete soddisfatti o vi aspettavate qualcosa di più?
Non abbiamo ancora gli statement ufficiali, comunque ci riteniamo soddisfatti perché ha venduto meglio del suo predecessore, cosa che non è da dare scontata al giorno d’oggi. Anche Australia e Giappone ci hanno dato feedback incoraggianti, quindi siamo ottimisti per il futuro.
Siete convinti che l'ondata del deathcore sia destinata a scemare in poco tempo o ci sono ancora margini di evoluzione per il genere?
Sicuramente è un trend nella sua fase calante, ma c’è ancora chi fonde death metal e hardcore con cognizione e classe. Come in tutte le mode spesso è solo la quantità smisurata di bands clone che contribuisce a creare quella sensazione di dejavu che porta poi al cambio di tendenza, ora il deathcore non è più la moda del momento, quindi penso ci sia ancora lo spazio per un’ultima sfornata di album, spero di qualità, da parte dei pilastri del genere.
Cosa vi ha spinto alla release di 'The Undertaker EP'?
La voglia di far fruttare un periodo di grande creatività all’interno della band, e la possibilità di lavorare con Brandan e Mick. Questo EP, inoltre, è stata la nostra ultima uscita con le nostre attuali etichette, quindi ora siamo liberi da contratti e questo materiale ci viene utile per il prossimo passo.
Pensate che supporti digitali differenti dal tipico full lenght possano avere una fruibilità maggiore e quindi svolgere un ruolo importante a livello promozionale?
Ci piaceva l’idea di far uscire un EP solo in digitale, visto che la distribuzione in questo senso è ottimale, e che sempre meno gente acquista i dischi in formato fisico. Vedremo se i numeri ci daranno ragione.
Alla release hanno partecipato Brendan Schieppati dei Bleeding Through e Mick Kenney degli Anaal Nathrakh. Come vi siete conosciuti? Cosa avete chiesto esattamente loro?
Conosco Brandan da quattro anni ed è uno dei miei cantanti preferiti in assoluto, quindi quando mi ha proposto di collaborare su questo EP, dopo la nostra data con i Bleeding Through a Roma, non abbiamo esitato un secondo ad accettare l’offerta! Lui e Mick sono molto amici, ora suonano insieme nei Suffer Well, e hanno deciso di lavorare insieme su produzione, mix e master della nuova release. Ho saputo che hanno lavorato anche sul nuovo Lionheart, uno dei dischi che ascolto di più in questo periodo, e penso faranno anche il nuovo Bleeding Through, quindi c’è la possibilità che questo duo possa lavorare insieme ancora a lungo.
Quali sono adesso i vostri progetti? Avete già composto delle nuove canzoni per il prossimo full lenght?
Al momento la nostra priorità è continuare con la promozione live di eldquo;Concerto For The Undeaderdquo; e eldquo;The Undertaker EPerdquo;, anche se Andrea ha già pronte le bozze di altri otto brani!! Da quando ha sentito che Misha dei Periphery ha composto più di cento brani durante la fase di composizione del loro debut album, è letteralmente impazzito, ci ritroveremo con materiale per cinque dischi da qui a pochi mesi!!
Quando pensate di farlo uscire?
Al momento stiamo parlando con delle nuove etichette, non abbiamo fretta, l’idea è di entrare in studio nel 2012!
Dobbiamo attenderci dei cambiamenti stilistici in futuro?
Il nostro sound è in continua evoluzione e credo che la differenza dal nostro primo mini autoprodotto all’ultimo eldquo;The Undertaker EPerdquo; lo dimostri in maniera evidente! Continueremo su questa linea anche in futuro, vogliamo fare quello che ci piace, senza porci troppi problemi, per la pace di quelli che scrivono che non meritiamo perché eldquo;nessuno si ricorderà di noi tra trent’annierdquo;!
Qual è stato il concerto più bello durante il tour promozionale di 'Concerto For The Undead'?
Per motivi diversi metto al primo posto a pari merito la data di Rotterdam con i The Black Dahlia Murder e il Durbuy Festival in Belgio, sperando di poterli superare con le prossime date del tour.
Di chi è lo sguardo in copertina?
Bisognerebbe chiederlo a Daniel Mcbride. E' un fanatico di wrestling, quindi non mi stupirebbe se fosse una foto da bambino del vero Undertaker!!

(parole di Stefano 'Vlad' Ghersi)