Se vi dicessi che il successore di ‘Blood Mantra’ è brutto mentirei. Se poi i dischi dovessero essere valutati solamente dal punto di vista tecnico i polacchi avrebbero pochi eguali al mondo. Certo è che ‘Anticult’ sa tanto di “vol. 2’ o comunque di estensione di un discorso che forse non necessitava ulteriori approfondimenti ma semmai uno sviluppo differente. Il loro mix tra Death, Meshuggah e ultimamente anche Gojira risulta più freddo del passato e un paio di episodi (‘Impulse’ e ‘Never’) spiccano in maniera palese rispetto al resto della tracklist sottolineando come il songwriting stavolta sia stato meno coeso di un tempo. È probabile che con una produzione diversa, sinceramente è frustrante sapere come suonerà un cd prima di inserirlo nel lettore, qualcosa in più sarebbe stato possibile ottenerlo ma al cospetto di brani vuoti come ‘Kill The Cult’, ‘Earth Car’ o ‘Amen’ una riflessione appare d’obbligo. La fortuna non è certo stata dalla parte dei Decapitated e Waclaw "Vogg" Kieltyka rimane un grande musicista con cui è sempre piacevole discorrere in tour. Ciò non toglie però che sarebbe stato lecito attendersi molto di più considerato anche quanto possa essere letale al giorno d’oggi sbagliare un album. Il rischio di perdersi tra le numerose uscite di Nuclear Blast purtroppo è reale.