Tornare sul mercato dopo un debutto come ‘Souvenirs’ non era semplice ma i francesi hanno dimostrato ancora una volta di saperci fare fondendo metalcore, nu metal e prog metal di varia accezione. Rispetto alla prima prova in studio la band ha perfezionato alcuni dettagli, soprattutto in fase di arrangiamento e produzione, e puntato su materiale ancora più dinamico, in grado di mostrare l’ampio raggio di azione dei vari componenti. Uno dei pregi maggiori di ‘Noir’ è infatti l’imprevedibilità perché in qualsiasi momento i colleghi di Rise Of The Northstars, As They Burn e Betraying The Martyrs hanno la capacità di spiazzare chi ascolta e mettere in evidenza un elemento fino a quel momento assente nel contesto strumentale. ‘The Light, The Fire’ è un ottimo singolo ma anche ‘L’Appel Du Vide’, ‘Under Different Welkins’ e ‘Les Nuits Noires’ sono passaggi chiave che confermano i progressi compiuti ed una maturazione compositiva ormai raggiunta. Il rap di ‘Stranger Self’ e la sognante ‘À Travers le Miroir’ sono probabilmente agli opposti e Matt Gelsomino è coraggioso quanto basta per non annoiare né i tuttologhi né chi non ama troppe divagazioni in ambito metal e hardcore. Anche il guitar work di Florestan Durand e Charly Kelevr si rivela ottimo ed a questo punto mi attendo che i Novelists si impongano, non solo nel vecchio continente, come una delle migliori formazioni dal vivo in circolazione.