La guerra è finita affermano i finlandesi. E per loro è iniziata una nuova era dedita al prog rock e ad un approccio ancora più tecnico rispetto al passato. Fin dai tempi di ‘Love Remains The Same’ e ‘Stars Aligned’ la band guidata da Mikko, Kie e Jonne si era distinta per un classic rock con sfumature piuttosto tecniche e parti soliste di lignaggio superiore alla media. Poi c’è stata la svolta alternative di ‘Nine Lives’, con uno sguardo rivolto ai Muse ed alla loro capacità di fondere elementi prog e metal con il tipico marchio di fabbrica del rock anglosassone, e infine ‘New Day Rising’ ha sancito la consacrazione internazionale. Sebbene nel nostro Paese ancora i Von Hertzen Brothers non siano delle superstar, ‘War Is Over’ è una produzione di prima classe, sia in termini di budget che di qualità. Il songwriting si è fatto sempre più vario ed alcuni singoli sono semplicemente irresistibili a dimostrazione della facilità con cui il trio, accompagnato dal vivo dal drummer Mikko Kaakkuriniemi e dal tastierista Juha Kuoppala, riesce a risultare efficace e mai banale. ‘To The End Of The World’ cita Blanko e Poets Of The Fall, ‘Jerusalem’ e ‘Wanderlust’ rimangono in mente di primo acchito ed i synth dominano ‘The Arsonist’ e ‘Long Lost Sailor’. Le orchestrazioni sono state seguite da Pessi Levanto e non erano mai state tanto funzionali all’ascolto.