Un vera gemma di metal estremo quella che ci regala Pulverised Records col debutto degli svedesi. Il progetto non è affatto nuovo, il primo demo venne registrato addirittura nel 1993 da Per Samuelsson (Uncurbed) ed il secondo risale ad una decina di anni fa, e in line-up troviamo musicisti che hanno ricoperto ruoli importanti nella scena. Alla voce troviamo Alexander Högbom (Kryptan, October Tide, ex-Centinex) mentre la coppia di chitarristi è formata da Johan Jansson (Dreadful Fate,ex-Dellamorte, ex-Centinex e dal vivo anche con October Tide e Entombed A.D.) e Mattias "Cryptan" Norrman (ex-Katatonia e Dellamorte attivo pure lui sia con Krytpan che con October Tide). Da qualche anno Kennet Englund (un passato tra Centinex, Demonical, Dellamorte e Katatonia dal vivo e attualmente negli Interment) ha riposto la chitarra nella custodia e si è dedicato alle parti di batteria, spalleggiato al basso da Allan Lundholm (ex-Necrophobic, Interment). É proprio il basso a caratterizzare fin da subito l’ascolto perché se l’atmosfera è sinistra e virulenta come nel più classico stile swedish death, il basso pare quello di una groove metal band. A sorprendere è proprio questa densità pazzesca che alimenta l’attitudine minacciosa del materiale. A tratti le canzoni sembrano guardare al death-doom anglosassone ed in altri frangenti alla scena sludge metal americana (Crowbar, Eyehategod, Down..) ma in ogni caso i riff spazzano via ed i latrati di Högbom trasmettono un clamoroso senso di disperazione e impotenza. Le registrazioni si sono svolte presso l’Erebus Odura Studio, sotto la supervisione di Peter Bjärgö (Tyrant, Crypt Of Kerberos), e in scaletta spiccano ‘Where Once Was Life’, ‘Sterile Earth’ e la micidiale ‘Immersed To Crypts’, posta in chiusura.