Un progetto veramente singolare quello di Filip Lönnqvist (The Holy Prophet) che ha saputo trovare il mix ideale tra ebm, industrial e symphonic metal chiamando al suo fianco sua madre Carola (The Holy Mother) e non lasciando nulla al caso. Oltre ad un concept avvincente, 'The Gospel Of Nil' è impreziosito dalla presenza di Thomas Nyholm (Damnation Army, Night Spawn), John Stancil (Seraphim System) e del compositore russo Alexei Zakharov che ha curato intro e outro. L'artwork è stato realizzato da Vlad McNeally, l'album è stato mixato da André Alvinzi (Insomnium, Amorphis) e una buona parte della scaletta si spinge con frequenza su territori metal pur non mettendo da parte le harsh vocals e alcuni beat massicci (un po' Grendel e un po' In Strict Confidence). 'Azalea' e 'Mono Heart' sono il simbolo di un suono che si è evoluto e di riflesso di un gruppo che ha saputo confermarsi in un ambito non certo semplice dal punto di vista commerciale. 'Synchronized Stigma', 'Eschaton' e 'Solely For The Sake Of Vengeance' sono altri passaggi significativi di un secondo lavoro che non raggiunge solo per poco le vette qualitative del suo predecessore. La speranza è quella che i Rave The Requiem' possano accrescere la propria attività dal vivo e trovare una loro dimensione internazionale.