Mi piacerebbe poter leggere i dati di vendita della band ma sono sicuro che ‘Under Attack’ abbia venduto e ‘Born To Perish’ venderà ben più di tanti dischi pubblicati dai Destruction a cavallo tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del terzo millennio. Questo a dispetto della crisi dell’industria discografica. Ciò perché la musica, ed il thrash metal ne è la dimostrazione lampante, va a cicli. Ci sono dei momenti in cui sembri indistruttibile ed altri in cui nessuno ti considera più. È successo anche a Schmier e compagni, bravi a mantenere il tasso qualitativo delle loro release elevato nonostante le difficoltà, e sentire che picchiano ancora così duro fa bene al cuore ed alla mente. Per ripagare la fiducia dei vecchi fan ecco pezzi micidiali come ‘We Breed Evil’ e ‘Fatal Flight 17’ ma anche episodi più articolati quali ‘Butchered For Life’, che inizia come una ballad e genera un formidabile crescendo ritmico non dissimile a certe cose dei Voivod. La line-up è stata rinfrescata con il chitarrista svizzero Damir Eski? ed il batterista canadese Randy Black, ex Annihilator e Primal Fear, ed il “big four” del thrash tedesco può contare ancora su di loro.