Scherzando con Andrea Ferro, in occasione dell’intervista che trovate sul numero di Ottobre di Classic Rock, ho ammesso di essere a posto fino al termine dell’anno, dopo aver ricevuto in redazione le copie promozionali dei nuovi album di Korn, Tool e Lacuna Coil. In effetti è proprio così, i milanesi hanno saputo superarsi un’altra volta e ‘Black Anima’ si distingue come uno dei lavori più personali di tutta la loro carriera. Per certi versi può essere considerato un ritorno alle origini, ancora più rilevante dopo la pubblicazione della biografia ‘Nothing Stands In Our Way’, ma allo stesso tempo la produzione mainstream e moderna di ‘Delirium’ non è stata buttata via ed al contrario modellata per incorporare nel migliore dei modi i retaggi gothic metal ed alcuni passaggi veramente dark. Le liriche sono tra le più introspettive di sempre (‘The End Is All I Can See’ e ‘Save Me’) e Cristina Scabbia è riuscita a spingersi a vette altissime senza perdere la spontaneità e la grinta che l’hanno resa celebre in tutto il mondo. Al suo fianco Andrea Ferro e Marco Coti Zelati si muovono con la medesima incisività e la sezione ritmica è abile nell’accentuare le dinamiche e rendere la proposta più rock e accessibile. ‘Layers Of Time’ è un eccellente singolo perché contiene al suo interno tutti gli elementi costitutivi dell’album e si destreggia tra gli esordi ed il materiale più recente; le due gemme in scaletta sono però ‘Apocalypse’ e ‘Veneficium’, in grado di riscrivere la storia di una formazione che ha già raggiunto traguardi insperati eppure non sembra per nulla appagata o decisa ad accontentarsi. Nulla è stato lasciato al caso ed ogni pezzo è stato inserito in scaletta secondo un ordine specifico e un significato particolare. ‘Sword Of Anger’ e ‘Reckless’ confermano l’indurimento del sound ed una duttilità in termini di songwriting che sarebbe stato difficile attendersi a fine anni ‘90. Allora i Lacuna Coil si svilupparono in reazione a band come Paradise Lost e The Gathering ed in pochi avrebbero potuto ipotizzare un crescita esponenziale ed un successo su larga scala. Adesso i Lacuna Coil, dopo anni di primato a livello internazionale, non si pongono più alcun limite e si permettono di inserire nelle proprie canzoni ciò che vogliono, incuranti di mode o giudizi dall’esterno. L’anima nera che risiede in ognuno di noi ed un capolavoro che cresce alla distanza e non ha niente da invidiare a dischi storici come ‘Comalies’ o ‘Karmacode’.