Se da una parte immagino che sia giusto chiudere la propria carriera in bellezza e salutare i propri fan con qualcosa di concreto, dall’altra questo ‘The End’ mi sa tanto di operazione commerciale e credo sarebbe stato più opportuno soprassedere. Mi dispiace perché l’EP è ottimo e ben confezionato ma i The Old Dead Tree che voglio ricordare sono quelli di ‘The Perpetual Motion’ - la passione per quelle note così depressive e turbolente mi accomunava con Alessandro Camilletti, compianto cantante dei The Sun Of Weakness – e non questi di ‘Sorry’ o ‘Someone Should Know (The Truth)’. Mi auguro altresì che Manuel Munoz e Nicolas Chevrollier – nell’occasione accompagnati da Raphael Antheaume - possano ottenere soddisfazioni con altri progetti, non necessariamente legati ad una ulteriore interpretazione personale dei dogmi del gothic metal. In ogni caso l’era nata col demo ‘The Blossom’, a cui contribuì anche il batterista Frédéric Guillemot poi suicida, si è chiusa definitivamente.