Visto il successo internazionale della sua band principale, il bassista e cantante cresciuto nei Taro del fratello Zachary, avrebbe tranquillamente potuto pubblicare un disco di facciata, con un paio di singoli e tanti scarti dei Nightwish, e mettere comunque da parte dei bei soldini (‘Star, Sand And Shadow’). Così non è stato ed al contrario ‘Pyre Of The Black Heart’ - versione inglese di ‘Mustan Sydämen Rovio’ che è stato pubblicato in patria la scorsa primavera - è un disco vario e ben prodotto che svela alcuni lati della personalità di Hietala che non conoscevamo. Prima di tutto il suo amore per il prog che appare evidente negli arrangiamenti piu’ elaborati, a cui hanno contribuito il chitarrista Tuomas Wäinölä (Kotipelto) ed il tastierista Vili Ollila (Ari Koivunen). Poi basta poco per capire che la scaletta non è stata costruita seguendo regole precise; l’accento sulla sperimentazione è notevole sebbene l’artista, che ricordiamo anche nei Northern Kings, sia ormai il tassello di un ingranaggio complesso e sappia benissimo cosa funziona o meno in termini commerciali. ‘The Voice Of My Father’ è il pezzo piu’ personale ed emozionante e la line-up è completata dal drummer Anssi Nykänen (K-X-P). La speranza è che il disco venga promosso in maniera adeguata dal vivo ma visti gli impegni dei Nightwish la vedo dura.