La cruda realtà è che in Italia le garage rock band serie si contano sulle dita di una mano e devono suonare sempre nei soliti locali. È sufficiente acquistare un biglietto aereo per la Norvegia o la Svezia per riconciliarsi col genere e potere camminare per le strade del centro delle capitali, tra poster di concerti rock o metal e bar che propongono musica dal vivo tutte le sere. Dalla Terra di Turbonegro e Gluecifer arrivano anche i The Dogs, che pubblicano dischi con una regolarità disarmante. In un certo senso ‘Crossmaker’, presentato alla grande grazie alla copertina di Remi Juliebø, può essere considerato una sorta di ibrido tra i due lavori che l’hanno preceduto ovvero ‘The Grief Manual’ e ‘Before Brutality’. Di sicuro i norvegesi non sono la band piu’ tecnica del pianeta ma in quanto a sfrontatezza e attitudine teme pochi confronti. L’iniziale ‘Waiting For The Future To Come’ e ‘I Never Wanted Us’ sono i pezzi dal maggiore potenziale ma l’intera scaletta è costruita per fare da sottofondo sonoro alle vostre serate in compagnia degli amici.