Ci sono poche perplessità sul fatto che i Metal Church siano una delle heavy metal band americane più importanti di sempre. In bilico tra thrash e power, i californiani hanno sbagliato davvero poco negli anni ‘80 (‘Metal Church, ‘The Dark’ e ‘Blessing In Disguise’) e nei primi anni ‘90 (‘The Human Factor’ e ‘Hanging In The Balance’) per poi soffrire come tutti l’avvento del grunge e l’inevitabile logorio del tempo, riuscendo comunque a mantenersi su livelli più che dignitosi sia con Mike Howe che con Ronny Munroe al microfono. Questa raccolta è un premio alla carriera ed alle lezioni impartite ai giovani da Kurdt Vanderhoof e comprende quattro inediti (tra cui una nuova registrazione ‘Conductor’), cinque estratti delle sessioni di registrazione di ‘Damned If You Do’, tre cover (compresa una bellissima reprise di ‘Please Don’t Judas Me’ dei Nazareth) e le versioni live di ‘Agent Green’ e ‘Anthem To The Estranged’, a testimonianza del tour giapponese. Chris Collier ha mixato il tutto e Andrew Owen ha realizzato il libretto che accompagna, assieme a quattro bonus track, l’edizione limitata. L’occasione per approfondire un periodo della band che da molti è stato sottovalutato, in attesa che si aggiunga un altro capitolo alla loro massiva discografia.