Dopo l’esordio discografico di tre anni fa, nel quale la componente southern rock giocava un ruolo determinante, il gruppo ligure è cresciuto in chimica e coraggio, sfornando un secondo lavoro in studio raffinato ed energico, sapientemente modellato da Pietro Foresti (Down To Ground, Rhumornero) in fase di produzione. ‘Second One’ e ‘Deep Feeling’ riportano alla mente i Godsmack, ‘Pride’ i Metallica di ‘Load’ e nel complesso le influenze dei quattro sembrano affondare soprattutto negli anni ‘90. Pur possedendo un sound esterofilo, i Roommates seguono la loro strada sia per quanto riguarda l’approccio compositivo sia nella stesura delle liriche. A completare il quadro infatti abbiamo un concept che guarda alle radici di tutti noi con riferimenti ai sette vizi capitali ed alla Divina Commedia. Un punto di forza è senza dubbio la duttilità che questi ragazzi hanno dimostrato ampiamente col progetto Room120 ed un altro si chiama Alessio Spallarossa, batterista tra gli altri di Sadist e Mastercastle, che regala versatilità e potenza all’intero lavoro. Un vero animale dietro le pelli per una manciata di tracce dinamiche e colorate che potrebbero fare breccia al di fuori dei nostri confini.