L’operazione di mercato che Napalm Records sta effettuando attorno ai tedeschi, fin dal precedente ‘Heart Of The Hurricane’, sta portando i suoi frutti e adesso il volto di Jennifer Haben è tra i più richiesti dalle riviste specializzate e sulle sue effettive capacità vocali si discute un po’ ovunque. Il primo approccio con ‘Hørizøns' è un po’ quello che tanti appassionati di metal svedese hanno avuto con gli Amaranthe. È indiscutibile il fatto che il disco sia prodotto molto bene e altrettanto che di metal in questi solchi digitali ci sia davvero poco. Rispetto al terzo lavoro in studio mi sento di affermare che il lavoro per rendere le canzoni vincenti, anche in versione acustica o comunque libera dai tanti effetti presenti, è stato importante ma allo stesso tempo le soluzioni melodiche e commerciali si sprecano. A tratti gli altri musicisti non si sentono nemmeno e la ragazza dal bell’aspetto rimane la sola condottiera. Le collaborazioni con Elyze Ryd (‘Wounded Healer’) e Tina Guo (‘I Won’t Surrender’) sono studiate ad arte per rendere l’ascolto più vario e singoli come ‘Misery’ e ‘Golden Pariahs’ dovrebbero garantire un allargamento della fanbase. Gli Evanescence sono sempre più vicini.