Mentre ‘We Ascend’, il nuovo EP di Vincent Cavanagh pubblicato come The Radicant, si è rivelato un esperimento rivolto al futuro, ‘Ocean Without A Shore’ è un passo indietro necessario. Necessario perché Daniel Cavanagh ha vissuto amaramente gli ultimi anni e nutriva un disperato bisogno di riprendersi il tempo perduto, di tornare con la testa e col cuore al periodo di ‘Wheather System’ ovvero l’ultimo full lenght di grande successo degli Anathema, edito da Kscope dodici anni fa. Non a caso il nome del suo progetto solista rinnega, almeno in parte, l’approccio compositivo dei successivi ‘Distant Satellites’ e ‘The Optimist’. Il polistrumentista inglese ha fatto coppia con l’amico batterista e produttore Daniel Cardoso e si è fidato ancora una volta dei suggerimenti di Tony Doogan (Mogwai, Belle & Sebastian). Nella lista dei crediti troviamo poi vari cantanti, tra cui il sottovalutato Petter Carlsen, e titoli come ‘Untouchable Part 3’ e ‘Are You There? Part 2’ lasciano intendere la volontà di affermare una “proprietà” che nasconde probabilmente litigi, rammarichi e rancori di vario tipo. La classe non è acqua per carità e passaggi come ‘Do Angels Sing Like Rain?’ e ‘Take Me With You’, o ancora la conclusiva ‘The Space Between Us’, valgono da soli il prezzo d’acquisto. Vorremmo però che Daniel Cavanagh ritrovasse comunione di intenti con i suoi “fratelli”, perché da questo ascolto non emergono solo barlumi di purezza neoprogressive ma anche tanta tristezza.