L'ex Tyran’ Pace e Gamma Ray sarà sempre grato a Mat Sinner per avergli concesso un'occasione dopo lo split con Kai Hansen e l’ingresso nei Judas Priest sfumato all’ultimo minuto. Grazie ai Primal Fear ha saputo infatti costruirsi una nuova carriera ed esprimere al massimo le sue potenzialità vocali, riuscendo spesso e volentieri a farsi rimpiangere da chi non aveva puntato su di lui. Una volta terminato il contratto con Frontiers, i tedeschi hanno siglato un importante accordo discografico con Nuclear Blast e registrato undici canzoni che esprimono una voglia di metal esagerata (‘The Lost & The Forgotten’), richiamano alla mente l’aggressività degli esordi e tentano qualche sortita melodica in più del solito (‘Hear Me Calling’). L’ingresso in line-up di Michael Ehré ha donato energia alla sezione ritmica ma a livello di equilibri interni non è cambiato niente. Ralf Scheepers e Mat Sinner sono i punti di riferimento e Jacob Hansen, in fase di mixaggio, ha lasciato loro lo spazio che meritano. Si parte con ‘I Am Alive’ e un riff alla Rammstein, ma bastano alcuni versi, declamati dal frontman con la solita ugola d’acciaio, per calarsi nelle atmosfere care ai fan di masterpiece quali ‘Screaming For Vengeance’, ‘Painkiller’ e ‘Walls Of Jericho’. ‘Along Came The Devil’, ‘My Name Is Fear’ e ‘Raiste Your Fists’ spiccano in una scaletta bilanciata alla perfezione e costruita per regalare nuovi inni da battaglia alla dimensione dal vivo.