Siegfried Samer, ex frontman dei Vision Atlantis, guida, con tanto di uniforme asburgica questa pattuglia symphonic power che ama giocare con l’ironia ma fa assolutamente sul serio quando si tratta di esaltare gli appassionati del genere. Nel corso degli anni la proposta, basata su battaglie imperiali, dragoni e storie fantasy, si è fatta sempre più cinematica e se vogliamo commerciale, ma il songwriting ha assunto specifiche più singolari e di album come ‘Viribus Unitis’ sinceramente non se ne ascoltano molti in giro. Il successore di ‘Masters Of The Multiverse’, un omaggio divertente alla serie di giocattoli di He-Man e Skeletor e un produzione più futuristica, cerca di aggiungere nuove sfumature ad un sound che vive sul continuo contrasto tra melodia e potenza. A colpire sono soprattutto ‘Gods Of War’ e ‘Love You To Death’, reminiscente dei Type O Negative, ma ad i più attenti non sfuggiranno la collaborazione con Tommy Johansson (Sabaton, Majestica) per l’iniziale ‘On The Blue Danube’, l’esagerata title track e ‘Made Of Metal’ (Cyberpunk Joseph)’, che potrebbe essere stata tranquillamente composta dai Dream Evil. Francesco Giuseppe I d’Austria avrebbe senza dubbio approvato.