In fase di intervista, tra l’altro una delle più belle realizzate negli ultimi mesi, Thomas Eriksen – attivo pure con The Deathtrip e Pale Kids - ha sottolineato come la cattedrale che identifica il concept di quest’album sia più un luogo mentale che qualcosa di fisico e di conseguenza riconducibile ai fatti dell’Inner Circle. Tutto può essere per carità, anzi sicuramente sarà così, ma per noi metalhead cresciuti negli anni ‘90 è difficile separare il black metal, soprattutto quando è di questa sostanza, da quel periodo confuso in cui atti criminali e proclami satanisti avevano un peso tanto importante almeno quanto quello della musica. Se siete appassionati di misantropia, occultismo e più che altro della tipica e malvagia oscurità norvegese, allora il successore di ‘Det svarte juv’ è il disco che fa per voi. Melodie raggelanti, riff quadrati ed un approccio più dinamico, già mostrato con il full-lenght di due anni fa e con l’EP ‘Pesta’, ma anche notevoli agganci con l’esordio ‘Isebakke’, oltre a tre ospiti d’eccezione che renderanno più semplice il lavoro di promozione nei quartieri generali di Peaceville Records. In scaletta infatti troviamo Nocturno Culto dei Darkthrone, Dolk dei Kampfar e Eero Pöyry degli Skepticism.