In ambito post-black metal sono in pochi a potere vantare una discografia come quella degli olandesi, che nel corso degli anni hanno dimostrato di sapersi muovere con abilità in territori estremi come divagare nello shoegaze o rappresentare un’alternativa a realtà d’oltreoceano quali Wolves In The Throne Room, Deafheaven e Ghost Bath. Il successore di ‘All Fell Silent, Everything Went Quiet’ è stato registrato durante l’emergenza sanitaria e, un po’ come ‘Mære’ degli Harakiri For The Sky, descrive molto bene, sia dal punto di vista atmosferico sia da quello umorale-psicologico il terribile momento che abbiamo vissuto e che tuttora ci sta mettendo alla prova. Rispetto ai lavori precedenti la sensazione è che il trio abbia reso questi otto pezzi come otto singoli manifesti di una ricerca sonora e personale approfondita. A partire da ‘Carefully Breathing’, ‘As The Morning Dawns We Close Our Eyes’ scava negli abissi con tastiere imperiose e stacchi cinematici che si avvalgono dell’elettronica per acquisire ulteriore forza. I crescendo emozionali di ‘In Winter’ e ‘Last Night I Believed You’ spiccano in una scaletta al pari della serrata ‘Hearts Closed’, che riporta alla mente gli esordi.