Prima la morte del batterista Witold “Vitek” Kieltyka, per incidente stradale mentre la band si trovata in tour in Bielorussia, poi le polemiche scaturite dal sentimento antireligioso di ‘Anticult’ ed infine l’arresto e le accuse di stupro e rapimento in California. La carriera del gruppo technical death non è certo stata delle più facili ma a loro favore sono i sette full lenght pubblicati dagli albori del nuovo millennio ad oggi. Stavolta i polacchi immettono sul mercato i primi demo in vinile e musicassetta, non cambiando niente dei master originali e preservando quindi uno stile ancora acerbo ma non per questo meno letale. Un modo di restare fedeli alle proprie origini ed allo stesso tempo una buona scusa per combattere sullo stesso territorio di battaglia underground da cui il gruppo si è generato tra la seconda metà degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio. Un suono putrido, organico e reale a testimonianza del valore di quattro musicisti che, a dispetto della giovane età, sapevano già il fatto loro. ‘Blessed’ e ‘Way To Salvation’ sono logicamente più grezze e crude delle loro successive incarnazioni ma l'atmosfera e l'energia che guidano queste prime ambiziose registrazioni sono sul serio magiche. Un tributo alla memoria dell’amico e fratello scomparso che non deve mancare nella collezione di tutti gli appassionati di metal estremo.