Il songwriter originario di Halle, in passato collaboratore di Scott “Wino” Weinrich e membro tra gli altri di Baby Universal e Trialogos, ha realizzato un vero capolavoro con queste dodici tracce che si muovono in bilico tra heavy/doom, blues rock evocativo e folk di ispirazione a stelle e strisce. Tra le sue influenze non troviamo soltanto artisti canonici come Woody Guthrie o Bob Dylan ma anche Chris Cornell, compianto frontman di Soundgarden e Audioslave che in versione solista ha saputo regalare numerose gemme acustiche, e l’affresco sonoro, per quanto oscuro, è superbo. Si passa dagli arrangiamenti di spessore di ‘Drunken Monkey’ e Gun In The Cradle’ ad i numeri di ‘Dark Tower’ e ‘Hammer To Fit’, per una scaletta esaltante e magnetica che cresce di ascolto in ascolto e mostra il grande potenziale, sia tecnico che lirico-espressivo, dell’artista che ha esordito con ‘Raw Love Songs’. Non perdetevelo dal vivo perché oltre a sapere compiere un viaggio avvincente nella storia della musica è in grado di regalare emozioni uniche come nella conclusiva ‘Sweet Delusion’, che apre ad un futuro radioso ma allo stesso tempo funebre.