Nei mesi scorsi abbiamo scoperto le “qualità nascoste” di Natalya “Baba Yaga” Pakhalenko grazie all’intrigante e sperimentale entità industriale Kiberspassk e adesso la ritroviamo in piena forma nel suo progetto principale, al fianco del marito Anatoly. La musica e la visione dei Nytt Land, capaci di ottenere un eccellente riscontro sia con ‘Fimbulvinter’ che con ‘Cvlt’, rappresentano quanto di più vicino possa esserci in circolazione ad un rituale sciamanico ed il fatto che il duo provenga dalla gelide lande della Siberia non fa che acuire un messaggio audio-visivo che permea l’anima in maniera fortissima. ‘Ritual’ desidera essere un tentativo di aprirsi ad un pubblico più vasto senza però smarrire le coordinate di base e le radici di un suono che si muove in bilico tra folk spettrale, avvalendosi di strumentazione percussiva ancestrale. Se di recente siete rimasti affascinati da Heilung e Wardruna, provate ad avvicinarvi a tracce come ‘U-Gra’ o ‘Svartravn’, anche se i progressi maggiori rispetto al passato sono evidenziati da ‘Dead Man’s Dance’ e ‘Blood Of The North’, che si prestano ad essere utilizzate sulle playlist che vanno tanto di moda al giorno d’oggi. Sinceramente credo che il vinile sia già un prodotto discografico fin troppo moderno per ascoltare musica del genere, ma mi rendo conto che pure i Nytt Land, dal freddo della loro “terra dormiente”, debbano conformarsi alle regole imposte dal mercato.