A sei anni e mezzo dall’uscita di ‘Endkadenz Vol. 2’, i bergamaschi immettono sul mercato un vinile da collezione raccogliendo una serie di tracce strumentali ispirate al nuovo film di Damiano e Fabio D’Innocenzo. La storia portata sul grande schermo narra di un uomo comune, realizzato dal punto di vista professionale e con una bella famiglia, che incontra l’assurdo nel proprio scantinato. La musica dei Verdena invece non stupirà troppo chi conosce le spore dei Marlene Kuntz (‘Stagno Brado’) e si rivela perfetta come colonna sonora di avanguardia, sia per chi ama fumare un po’ d’erba e rilassarsi sia per chi apprezza i processi di deframmentazione e di conseguente ricostruzione in termini sonori. Le variazioni di ‘Brazil’ e ‘Scintillatore’ riportano alla memoria le atmosfere di ‘Wow’ (‘Lullaby’) e alcune cose della prima era del gruppo, che nel frattempo ha dato vita a progetti paralleli come Animatronic e I Hate My Village. Ancora una volta la scelta è stata di registrare prevalentemente in analogico con pochi microfoni e scarsa attenzione per la pulizia dei suoni. L’assenza della voce di Alberto potrà rappresentare un problema per qualcuno, ma non impedisce di godere del talento di un trio che adesso è atteso ad un nuovo full lenght in grado di spegnere con forza e tenacia tanto silenzio.