Una setlist zeppa di classici, amplificatori ad alto volume, la solita attitudine di sempre e tanto thrash per tutti gli appassionati che in questi due anni hanno dovuto accontentarsi di poco. In tal senso una release come ‘XL’, omaggio al concerto trasmesso dal The Den di Los Angeles nel luglio scorso, è garanzia di successo ma sinceramente mi auguro che l’era dei live streaming sia conclusa e con essa anche una serie di pubblicazioni che a mio parere non fanno troppo bene ad un’industria discografica in evidente crisi. Se penso agli Anthrax che suonano dal vivo, penso al Big 4, ai tempi dei S.O.D., dei Nuclear Assault e degli Overkill, ai tempi della collaborazione con i Public Enemy (‘Bring The Noise’) e non certo a eventi di questo tipo. Immagino che Scott Ian e compagni avrebbero voluto celebrare il loro quarantennale in altro modo e che siano stati un po’ costretti dalla situazione a seguire certi piani, però non saranno le versioni di ‘Caught In A Mosh’, ‘I Am The Law’ e ‘Indians’ contenuto in ‘XL’ a farci cambiare idea sugli autori di album memorabili come ‘Among The Living’ e ‘Persistence Of Time’. Tra l’altro la presenza di Charlie Benante nella controversa reunion dei Pantera potrebbe rallentare un po’ le operazioni nei prossimi mesi.