Un flauto campionato e colpi marziali di tamburo marziale introducono ‘Hearts Of Hades’, uno dei pezzi più evocativi di quest’album devoto ad un folk doom dalle tinte black. La mente del progetto - che si avvale della collaborazione delle etichette Satanath Records, Fog Foundation e Les Acteus De L’Ombre Productions – è l’ex Lothron IDVex ovvero Ifigeneia Derizioti, artista greca che si occupa un po’ di tutto, dalla chitarra al basso, dal theremin alla lira, ma soprattutto canta. É la sua voce, a metà tra quelle di Farida Lemouchi e Lisa Gerrard, a caratterizzare i potenti crescendo melodici di una release che non ha niente di commerciale ma può comunque contare su una copertina ad effetto, linee armoniche classiche e digressioni strumentali ridondanti. Chi ama la musica dark rimarrà incantato da pezzi come ‘Alpha Sophia’ e ‘Remnants of Time’, entrambi oltre dodici minuti ma mai stucchevoli, e in scaletta c’è posto pure per la cover di ‘Song To Hall Up High’ dei Bathory. Al fianco della cantante e polistrumentista troviamo il batterista Philippos Lyrintzis e musicisti come George Kastanos (suo il sax della sesta traccia) e Efraimia Giannakopoulou (il violino della title track). Una narrazione mortuaria che desideriamo prosegua ancora, pur consapevoli che sarà un’esperienza davvero dolorosa.