Se a dicembre vi diranno che il miglior disco post-punk dell’anno sarà polacco non ci sarà da stupirsi. Prima che venisse recapitato il promo di ‘Revolution Comes In Waves’ in redazione non avevo la minima idea di chi fossero Izabela Rekowska ed i musicisti che si porta appresso. Impressionato dal materiale in questione ho scoperto che due anni avevano dato alle stampe un altro full lenght, ‘Trust No One’, e ancora prima un EP. Sono però queste dieci tracce in bilico tra alternative rock e punk, caratterizzate da riff acidi, beat folgoranti e melodie subdole, impreziosite da una voce che richiama alla memoria i migliori periodi di Debbie Harry e PJ Harvey (‘Liberate’ e ‘Candy’). Aggiungete il fatto che i testi non sono affatto banali e trattano con intelligenza temi politici e sociali e capirete il motivo per cui la “rivoluzione” invocata dal quartetto non è così astratta come si possa credere. ‘Devil On The Run’ e ‘Kick Out The Damned’ sono gli apici di una scaletta trascinante, che vi costringerà a recuperare i classici del genere ma allo stesso tempo riflettere su scene underground che tuttora vengono ingiustamente sottovalutate.