Ci sono pochi dubbi sul fatto che l’ex Delain abbia saputo ricostruirsi una carriera degna di nota dopo uno split abbastanza doloroso, ma forse questo secondo volume esce un po’ troppo presto e comunque non risulta così irresistibile. Probabilmente pressata da Napalm Records, che come tutte le etichette discografiche cerca di battere il ferro nel momento in cui è ancora caldo, e confortata dall’ottimo riscontro ottenuto dal suo debutto solista, la Wessels ha deciso di tornare subito nei negozi, immettendo diversi singoli in rete e cercando di dare una forma interessante ai propri esperimenti. Anche stavolta colpisce la sua versatilità, soprattutto quando l’elettronica prende spazio nel songwriting allontanandola dalla boriosa scena di cui ha fatto parte a lungo, però le idee non appaiono del tutto originali e non sempre la cantante olandese propone contaminazioni di rilievo. Se i fan continueranno a premiarla per il coraggio dimostrato, potremo in ogni caso assistere ad un’ulteriore evoluzione in futuro.