Sul serio una bella scoperta per la Crazysane Records (Aua, Zahn, Heads..) questo trio originario di Richmond, Virginia che si ispira ai documentari cosmic horor di Adam Curtis e propone un mix travolgente tra shoegaze e noise. In realtà quando il promo in questione è arrivato in redazione sono rimasto colpito soprattutto dalle atmosfere al limite dell’elettronica di un album che cresce alla distanza e non si pone troppi problemi a rompere i tipici schemi canzone. Le influenze di Sonic Youth e My Bloody Valentine (‘The Velvet Noise’) sono palesi - ‘Dust Worship’ è un viaggio onirico che il leader Blake Menton probabilmente immaginava fin dall’adolescenza – e le voci eteree accrescono il fervore cinematico di una release, presentata con lo spaziale artwork a cura di Christopher Royal King, in grado di distinguersi nel movimento attuale. Alexander Wilson ha suonato le parti di batteria, regalando all’ascolto una vena post-punk, e pezzi come ‘Ash Candled Cough’ e ‘We Want Our Heaven’ trasmettono uno spiccato feeling live, a differenza dell’inquietante ‘Rule 110’ o della caotica ‘Sazerac’ che sembrano più esercizi di stile. Chissà se il mondo collasserà prima di poterli vedere in tour.