In attesa del successore dell’avvincente ‘Ritual’ e della nuova fatica in studio di Kiberspassk, il progetto parallelo di Natalya “Baba Yaga” Pahlenko che ricordiamo anche per la collaborazione con i Korpiklaani per ‘Shai Shai’, Napalm Records immette sul mercato un mini che vede il duo siberiano misurarsi con arrangiamenti non dissimili da quelli promossi da Adam “Nergal” Darski con Me And That Man o da Jérôme Reuter, con alcuni dischi dei Rome (su tutti ‘Hell Money’). Non aspettatevi però nulla di commerciale, a dispetto delle influenze più o meno prossime al country ed all’americana (‘Blood Of The West’), perché il cantato non si discosta dal percorso sciamanico intrapreso ad inizio carriera da Anatoly Pahlenko e consorte (‘The Blues Of Ragnarok’ e ‘Dead Man’s Ballad’). Sono convinto che i fan della band apprezzeranno questo “fuori programma”, di sicuro interesse pure per chi non si è mai messo alla prova con la musica folk sperimentale. Niente di meglio per intraprendere un viaggio, purtroppo solo mentale, in una terra invasa dagli spiriti (‘Dark Country. Ritual’), passando attraverso tundra, foreste di conifere e catene montuose, alla ricerca del risveglio di un altro Rituale. ‘Song of U-Gra’ la gemma di un EP che potrebbe rafforzare il rapporto tra gli autori di ‘Fimbulvinter’ e ‘Cvlt’ e l’etichetta austriaca.