Ammaliato dal fascino della cantante e poetessa Jenni Perämäki, in arte Rioghan Darcy, sono andato alla ricerca dei suoi singoli già prima che uscisse il mini ‘Blackened Sky’ e devo confessare di non essere per niente stupito del fatto che al suo primo full lenght, presentato al mondo con la copertina di Jan Jämsén e edito da un’etichetta come Inverse Records che ha sempre promosso con vanto la scena locale, abbiano contribuito personaggi famosi come Jonas Renkse (Katatonia, Bloodbath), Einar Solberg (Leprous) e Teemu Koskela (ex-Celesty). Questo perché il talento della ragazza non è inferiore alla sua bellezza dirompente ed il trio, completato dal polistrumentista Teemu Liekkala e dal batterista Valtteri Revonkorpi, può vantare un tiro alternative metal niente male. Le influenze progressive e gothic caratterizzano le atmosfere e le liriche di un album che non può essere scisso dalla sua componente visuale, di cui finora è stata responsabile Aarni Visuals. In attesa di capire come verranno trasportati dal vivo i brani, ‘Different Kind Of Losses’ è un ascolto capace di rapire l’attenzione fin dai primi minuti, impreziosito da una voce leggiadra, da testi non banali e da contributi tecnici di rilievo. È facile indicare passaggi come ‘Promises’, ‘Breath’ e ‘Home’, esaltati da un fervore cinematico fuori dal comune, tra i migliori in scaletta, ma il maggiore pregio della release sta proprio nella sua compattezza e nella capacità di mettere in luce tutte le qualità di Rioghan senza far calare la tensione o svilire la complessità dello scenario atmosferico. Un’estetica dark incredibile, estremamente originale nonostante qualche richiamo a Emilie Autumn, e una delle migliori uscite da tempo immemore dalla terra dei mille laghi.