L’intrigante copertina di Angelo Feltrin introduce alla perfezione la miscela di post-punk, noise e black shoegaze, che gli “uomini in nero” Matteo Scarpa (Wora Wora Washington, The Transisters) e Antonio Angeli (Mary Goes To Vietnam) hanno preparato per dare un seguito credibile a ‘Killadelica’. Assieme a Edoardo “Dodi” Pellizzari (Little Albert, Talk To Her), che ha seguito registrazione e mixaggio, sono state completate sette tracce che riportano alla mente le atmosfere di pellicole pulp e thriller. Mentre scorre la scaletta pare di trovarsi nel set cinematografico di Angel Heart- Ascensore per l’inferno, capolavoro di Alan Parker, con Epiphany Proudfoot, interpretata da una giovanissima Lisa Bonet, che sceglie i filtri di un rito voodoo. Altre influenze evidenti sono quelle di Suicide, Cramps e Pussy Galore, ma ormai i Kill Your Boyfriend hanno sviluppato un suono proprio e soprattutto hanno accumulato l’esperienza necessaria per non far rimpiangere i gruppi esteri e fare la differenza nel precariato italiano (‘The Day The Music Died’). ‘The King’ è il manifesto del sound dei veneti, ‘The Buster’ si muove su territori gotici mentre i tribalismi della title track serrano le fila in maniera solenne.