I canadesi si confermano una delle formazioni più interessanti in ambito hardcore-punk, capace di influenzare decine di gruppi più giovani e di alternare performance ad alto tasso di adrenalina con sperimentazioni in diversi campi. Chi non ha mai avuto la fortuna di vedere i Fucked Up dal vivo potrà comunque farsi un’idea del loro impatto in termini di pericolo e divertimento grazie a queste dieci tracce frenetiche. Damian Abraham parte alla grandissima con ‘Found’ e bastano pochi secondi per rendersi conto che band come Idles o Drug Church probabilmente non sarebbero emerse se non ci fossero state entità seminali come questa. Il riff portante di ‘I Think I Might Be Weird’ è micidiale, mi ha riportato alla mente anche i Turbonegro, mentre ‘Huge New Here’ e ‘Lords Of Kensington’ sono una via di mezzo fantasmagorica tra Agnostic Front, Sick Of It All e Beastie Boys. Le melodie di ‘Broken Little Boys’ e ‘Nothing’s Immortal’ ci ricordano che se volessero i Fucked Up potrebbero scrivere un intero album pop e magari scalare le classifiche, ma non vogliono. Amano troppo la dimensione live, il sudore, il contatto con i fan e la loro indole punk è talmente marcata da ripagarci delle sofferenze che proviamo tutti i giorni vedendo fantocci senza alcun talento scopiazzare le icone del rock e accumulare consensi immotivati.