È un grido pagan black metal quello che si erge dai ViTeR Music. L’Ucraina in questo momento deve pensare ad altro, ma Vlad dei Drudkh non ha alcuna intenzione di soffocare il suo verbo. Nello specifico si è unito a D. (Woods Of Desolation, Forest Mysticism) dopo che il polistrumentista australiano gli aveva fatto ascoltare il demo ‘Beneath Distant Skies’, alla fine del 2017. Al progetto ha poi collaborato anche Mitchell Keegan, cantante che ricordiamo con Austere e Dearthe, ed il risultato è un ibrido tra atmospheric black e post metal nel quale si intrecciano stacchi ritmici furiosi e arrangiamenti trionfali, aggressività e melodia. Le liriche sono incentrate su guerra, morte e spargimenti di sangue vari, definiti dal gruppo il triplice mantello sotto il quale giace l’eterna oscurità, e non c’è luce in ‘Pall Of Endless Perdition’, esordio in grado di attrarre un pubblico adulto ed intransigente ma anche fasce di ascoltatori più giovani che desiderano allontanarsi almeno per un momento dalle solite proposte metalcore o deathcore. Ad immettere gli Unfelled sul mercato è Season Of Mist, ormai etichetta d’avanguardia che solo negli ultimi mesi ha dato alle stampe dischi spettacolari come ‘Word Of Sin’ dei The Abbey, ‘Disintegrate’ degli Oak, ‘As in Gardens, so in Tombs’ degli ..And Oceans e proprio i Woods Of Desolation di D. con l’epico ‘The Falling Tide’. ‘The Opposer’ e ‘Veil Of Perdition’ si distinguono come le tracce più memorabili, ma sono i sette minuti conclusivi di ‘A Diadem Embattled’ ad aprire al futuro richiamando visioni ancestrali ed un’urgenza espressiva che non si trova facilmente in circolazione.