Un percorso di crescita continua, non certo immune da difficoltà o periodi di pausa, che ha portato il chitarrista e cantante Alejandro Londono Montoya (ex-Agresión e Epitafio) ai massimi livelli dello sludge prima e del thrash in seguito. É chiaro che potere contare su un bassista ed un personaggio del calibro di Paulo Jr. (Sepultura) ha dato grande energia sia alla band che al management ed all’etichetta, capaci di sfruttare una fetta di potenziale pubblico molto più ampia in termini di promozione, ma ‘Camino De Brujos’ si immola comunque a vette decisamente superiori rispetto ai lavori precedenti. Le canzoni - presentate da Damian Michaels con uno splendido artwork che mi ha subito fatto pensare alla serie televisiva Mayans – sono una più potente ed incisiva dell’altra, il songwriting è massiccio e l’ibrido tra elementi sludge-doom e thrash è alimentato da una serie di stacchi ritmici e groove di caratura internazionale. L’impatto con i primi pezzi è live-oriented al massimo e la sensazione è che in tour alcuni passaggi potranno crescere in maniera ulteriore. ‘Signs’ e ‘The World And Its Lies’ sono senza dubbio gli apici di un processo, passato per gli AJM Sound Studios di Amsterdam (dove la band ha collaborato con Juan M. De Ferrari Montoya e Alonso Milano Mendoza), ricco di spunti di riflessione e in grado di attrarre nostalgici degli anni novanta ma anche appassionati di metal moderno. Il sentiero degli stregoni è il quinto capitolo discografico però è come se fosse l’inizio di una prospera carriera. Vedremo quanto gli impegni di Paulo Jr. ostacoleranno i prossimi decisivi passi nell’ottica di una istituzionalizzazione globale del progetto.