L’indole riservata di Matt Berninger e Bryce Dessner ha sempre fatto sì che addetti ai lavori e pubblico pensassero che i The National fossero più volte sul punto di farsi da parte, di rimanere travolti da qualche trend dell’ultima ora o comunque smarrire lo smalto di un tempo. Ciò non è mai successo e le performance dal vivo hanno contribuito a rendere leggendario il gruppo del Cincinnati che continua a pubblicare un album migliore dell’altro. A quattro anni di distanza da ‘I Am Easy To Find’, giunge nei negozi ‘First Two Pages Of Frankenstein’, autoprodotto al Long Pond di New York e ricco di ospiti, oltre alla London Contemporary Orchestra. Dopo il singolo ‘Weird Goodbyes’ con Bon Iver, la curiosità del frontman nel potersi misurare con altri musicisti di generi diversi è stata ulteriormente soddisfatta con i featuring di Phoebe Bridgers (fantastica in ‘Your Mind Is Not Your Friend’) e Taylor Swift (‘The Alcott’). A Sufjan Stevens invece spetta l’introduzione di ‘Once Upon A Poolside’, ma i pezzi migliori in scaletta sono ‘New Order T-Shirt’ e ‘Tropic Morning News’. Il primo è un omaggio al contrario agli anni ‘80 ed a tutto ciò che hanno comportato ed il secondo un pezzo rock aggressivo, che mostra quello di cui sono ancora capaci i The National e richiama alla memoria ‘Trouble Will Find Me’. Forse non ne avevamo bisogno ma è ancora un piacere sentirli a questi livelli.