Ascolta 'No One's Gonna Love You Like I Can', estratto dall'atteso ritorno discografico di LAURA MARLING.
'Patterns In Repeat', nuovo album della celebre cantautrice britannica, uscirà il 25 Ottobre per Chrysalis e Partisan.
Ascolta 'No One's Gonna Love You Like I Can' - https://www.youtube.com/watch?v=fZzTKyb5gvk
Il mese scorso Laura Marling ha condiviso la notizia del nuovo album con l'ascolto del singolo 'Patterns' - https://www.youtube.com/watch?v=tSeJqLyeCeE
A pochi giorni dall'annuncio del nuovo album Laura Marling aveva condiviso sul suo Instagram una versione casalinga e minimale del nuovo brano 'No One's Gonna Love You Like I Can', ancora più breve e priva di archi - https://www.instagram.com/reel/C9xMQ7cIP1n/?utm_source=ig_embed&ig_rid=78e723ea-ad81-4676-a0e1-b34a9f6dc81f
Laura Marling è una delle cantautrici britanniche di più grande talento e successo degli ultimi 15 anni, i suoi album sono sempre entrati nella TOP 10 inglese. 'Songs for our Daughter' del 2020 è stato nominato ai Grammy Award come Best Folk Album e al Mercury Prize.
La nuova 'No One's Gonna Love You Like I Can' si apre con la frase: "Stavi spogliandoti in un bar lungo la strada quando pensavo che nessuno ti avrebbe conosciuto come so io". Senza contesto, potresti supporre che si tratti di una canzone d'amore dedicata ad una spogliarellista. Ma no: la traccia riguarda la figlia di Laura Marling, nata l'anno scorso (i bambini si tolgono sempre i vestiti).
Laura Marling ha prodotto lei stessa il nuovo album 'Patterns In Repeat', registrandolo nel suo studio casalingo di Londra. Questo significa che la versione in studio di 'No One's Gonna Love You Like I Can' è cruda e intima tanto quanto quella che l'artista ha pubblicato su Instagram a pochi giorni dall'annuncio del nuovo disco.
'Song For Our Daughter' del 2020 è stato scritto pensando ad una figlia immaginaria, mentre 'Patterns in Repeat' è arrivato dopo la piccola. Le canzoni sono radicate in un momento specifico e rivelatore della vita dell'artista, approfondendo la resa dei conti con le idee e i comportamenti che sopportiamo attraverso la famiglia nel corso delle generazioni. Il disco è stato registrato interamente in compagnia della nuova arrivata, coprodotto da Dom Monks con l'assistenza del mago degli archi Rob Moose. 'Patterns in Repeat' è l'ottavo album in studio della prolifica musicista britannica.
“Nel corso di nove mesi – racconta Laura Marling - mi ero felicemente preparata al fatto che la mia vita di cantautrice sarebbe stata messa in pausa mentre mi adattavo alla vita di genitore. Quanto sono stata felice allora di scoprire che per i primi mesi potevo far stare la piccola su una sdraietta e suonare la chitarra tutto il giorno. Per la prima volta nella mia vita, ho potuto guardare negli occhi di un altro essere umano mentre scrivevo. Naturalmente, i nuovi genitori si sentono come se avessero scoperto quella sensazione, una delle più belle che la vita ha da offrire, di guardare negli occhi il proprio bambino e sentire l'enormità del quadro nel suo insieme, l'enormità di una vita precaria, celestiale, fragile e straordinaria, che prende il suo posto nella costellazione di una famiglia.”
Questa costellazione sembra aver dominato la scrittura di 'Patterns in Repeat': il dramma della sfera domestica, i fragili fili che legano insieme una famiglia, le buone intenzioni che manteniamo per la nostra progenie e i molti e vari modi in cui si perdono nel tempo. Quanta complessità nel banale quotidiano.
“Avendo 34 anni, 15 anni di carriera e 8 album all'attivo – racconta Laura Marling - non riesco a sfuggire al fatto che ogni disco è servito come un capitolo della mia vita con data e ora. Ora, eccoci qui, dopo una giovinezza trascorsa cercando disperatamente di capire cosa significhi essere una donna, sono sul ciglio della collina, con una prospettiva completamente nuova ed enorme che mi circonda.”
A Giugno, Laura ha lanciato la newsletter Substack, presentandola ai fan con una nota che ne spiegava la premessa: “recentemente, ho sentito il bisogno di parlare del songwriting e del mio rapporto con esso - in un modo per capire meglio me stessa - cos'è questa cosa che è stata l'occupazione centrale della mia vita adulta...”