Uno dei vinili dell’anno è sicuramente questo nuovo album del gruppo post-hardcore danese, che ha saputo evolvere la propria dimensione melodica senza smarrire l’aggressività dell’approccio live. Per intenderci le chitarre sono sempre sporche come in ‘Nothing’ ma la produzione è cresciuta di livello ed il contributo di due nomi tutelari come Tommy Hansen (Portrait, TNT), Tue Madsen (Omega Diatribe, The Haunted) e Jacob Bredahl (ex-Hatesphere, Livløs) ha evidentemente portato grandi benefici. Quest’ultimo ha poi preso il posto di frontman, lasciato vacante dallo svedese Jonas Pedersen, e purtroppo è responsabile anche del titolo dell’album, visto ciò che ha trascorso negli ultimi mesi. A pubblicare il lavoro è Sounds Of Subterrania, etichetta tra gli altri di Listener, Schneckenkönich e Rachael Gordon, e l’edizione in questione è di una bellezza spropositata. L’artwork a cura di Liz Curso ha senza dubbio il suo peso ma ogni singolo aspetto della release, a partire dal colore blu splatter del vinile. In generale il gruppo ha deciso di essere più aperto e vulnerabile, citando altri colleghi come The Minds Of 99 e Iceage, oltre ai colossi At The Drive-In, concentrandosi sui temi della vita, della morte e della lotta per la sopravvivenza. Un viaggio rumoroso e incazzato, ma in scaletta c’è pure posto per l’acustica ‘0806’, che dal vivo farà ancora più male. Semplicemente magnifiche ‘Broken Boy’ e ‘Numb To The World’.