I torinesi non si pongono più limiti e, dopo aver vinto il premio della critica nell’ultima edizione del celebre rock contest di Controradio, tornano nei negozi con un vinile che tra qualche anno potrebbe diventare un oggetto di culto. Ascoltarli vuol dire tornare con la mente a quando le sonorità downtempo e big beat hanno cominciato a materializzarsi, ma allo stesso tempo abbracciare l’evoluzione dell’elettronica degli ultimi vent’anni e metterla a contrasto con l’alternative rock più travolgente e temerario. ‘Inner Jungle’ è nato attorno a due singoli molto diversi tra loro come ‘Emotional Control’, una sorta di continuazione del “viaggio” di ‘Echoes’, e ‘Beat Around The Bush’, che pare uscire da un disco di Nathan Fake. Non sarebbe giusto parlare di tracce chiave ma è palese che il loro significato sia profondo. Il mixaggio equilibrato di Alessandro Di Paola non ha potuto nascondere l’antagonismo con ‘Ghostly Noise’, ultimo pezzo ad essere completato e decisamente avanti nella sua progressione ritmica, ed il resto del materiale che, tra suoni sperimentali, ambient e glitch mixati con voci pitchate e synth organici spinge l’ascoltatore ad immaginare una serie di scenari psichedelici ed eterei. Anche il minimo dettaglio è curato in maniera maniacale, dalle grafiche di Oscar Cauda alle parti vocali di Andrea Vassallo, dalle esplosioni elettriche di certi passaggi all’incredibile fluidità di navigazione di altri momenti. ‘Moving Clockwise’ (“Il tempo è inafferrabile. Procede spedito in linea retta, sempre avanti e senza attenderci..”) nasce per dare dipendenza ed in generale l’esperienza si rivela immersiva ma non per questo astratta o superficiale. Al contrario, la forza dei Wicked Expectation, in presentazione devoti alle atmosfere nordiche, al broken beat ed all’IDM che spopola nei locali londinesi, sta diventando sempre di più una concretezza che va oltre qualunque definizione di genere. Poesia in musica, vegetazione che si ribella, tempesta emotiva di inquietudine e inadeguatezza. Una realtà preziosa del nostro panorama underground che ogni volta si supera e dimostra di essere adatta tanto al clubbing più forsennato quanto ad una dimensione rock coraggiosa e libera da qualsiasi tipo di condizionamento.