-Core
Átta
Sigur Rós
BMG
Pubblicato il 17/06/2023 da Lorenzo Becciani
Songs
1 Glóð
2 Blóðberg
3 Skel
4 Klettur
5 Mór
6 Andrá
7 Gold
8 Ylur
9 Fall
10 8

Di recente ho tenuto un seminario sulla scena islandese e mi sono divertito ad approfondire la storia dei Sigur Rós – come quella di tanti altri artisti incredibili quali Sóley, múm, Ólafur Arnalds, Mammút.. - e di riflesso la loro basilare importanza sull’evoluzione culturale e economica di una delle comunità più interessanti del mondo. Inutile aggiungere che la loro discografia è merce rara per tutti gli appassionati di musica e che in circolazione non esiste un’altra formazione che possa vantare di avere inventato un genere, da molti ancora tuttora classificato sotto il termine post-rock. Gli autori di ‘Ágætis Byrjun’ e ‘( )’ sono semplicemente unici ed i cambi di line-up non hanno affatto influenzato la qualità delle uscite. A dieci anni di distanza da ‘Kveikur’, la cui traccia iniziale ‘Brennisteinn’ resta l’esempio più mirabile di come si possa creare arte dal rumore delle eruzioni vulcaniche, hanno pianificato di tornare a sorpresa con dieci tracce magnifiche, alle quali ha contribuito anche Kjartan Sveinsson. Dopo essersi dedicato all’opera ed avere pubblicato un capolavoro assoluto come ‘Der Klang Der Offenbarung Des Göttlichen’, il polistrumentista ha riabbracciato Jónsi e Georg Holm offrendo di nuovo il suo talento alla causa. Il frontman ha dichiarato che nel corso del tempo l’approccio si è fatto più cinico ed intransigente, ma le presenti registrazioni – catturate tra i Sundalugin Studios di Mosfellsbær, gli Abbey Road Studios di Londra ed altri studi negli Stati Uniti – si nasconde un’essenzialità che solo i più grandi si possono permettere. Non ci sono le drum machine ed i sequencer dei solo album di Jónsi e in generale le percussioni si rivelano minimali e glaciali, in aperto contrasto con arrangiamenti solari e malinconici che riportano alla mente il periodo di ‘Með Suð ֡ Eyrum Við Spilum Endalaust’ e ‘Valtari’, ma ricoperti di uno spesso velo emotivo. ‘BlóÐberg’ è illuminata dalla potenza della London Contemporary Orchestra diretta da Robert Ames e promossa col video di Jonan Renck, regista di Chernobyl, serie televisiva premiata per la colonna sonora di Hildur Guðnadóttir, mentre ‘Skel’ e ‘Gold’ ci riconciliano col cantato sensuale ed allo stesso tempo spaventoso di Jónsi, abile a trasportare in un’altra dimensione come nessun altro. Il mixaggio è stato affidato a Paul Corley, un personaggio che ha messo mano a ‘Obsidian’ così come ai lavori di Prurient, JFDR, Laurel Halo e Ben Frost, oltre a comporre uno dei dischi più elitari della Bedroom Community (‘Disquiet’), ed è soprattutto grazie a lui se ‘Mór’ e ‘Fall’ sanno stimolare ogni nervo del nostro corpo. Difficile poi parlare di ‘Klettur’ senza scomodare il cielo e le divinità. Qua siamo oltre tutto. É tale il fervore epico di ‘Átta’ che le parole vengono fuori tremolanti. É tale il disturbo interiore che riesce a provocare che non ha senso parlare esclusivamente di musica. Un disco avvolgente e selvaggio come la loro Terra. Pura poesia.

Songs
1 Glóð
2 Blóðberg
3 Skel
4 Klettur
5 Mór
6 Andrá
7 Gold
8 Ylur
9 Fall
10 8
Sigur Rós
From Islanda

Discography
1997 Von
1999 Ágætis Byrjun
2002 ( )
2005 Takk...
2007 Hvarf-Heim
2008 Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust
2011 Inni
2012 Valtari
2013 Kveikur
2023 Átta