I liguri continuano a crescere e, dopo aver mostrato progressi importanti rispetto al debutto, col secondo lavoro ‘The Inheritance Of Beauty’, presentano un concept legato al rito della letteratura greca, attraverso il quale spettri o anime di defunti venivano richiamati sulla terra e interrogati sul futuro. Non possiamo sapere quali saranno le risposte che riceveranno ma possiamo valutare molto bene il cinematic power metal di questa band che mira a mettersi alle spalle la precarietà dell’underground di casa nostra e farsi un nome all’estero, come successo a diverse band italiane negli ultimi tempi (Temperance, The Modern Age Of Slavery, Frozen Crown, Messa, Wind Rose..). A ciò è dovuto probabilmente un uso maggiore dell’elettronica ed una pulizia superiore di ritornelli e ricami chitarristici. Gli arrangiamenti prevedono un frequente ibrido tra tradizione folk, porzioni orchestrali e blast-beat con Luca Ghiglione in grande evidenza. Le registrazioni ed il mixaggio si sono svolte al Fear Studio, sotto la supervisione di Gabriele Ravaglia (Extrema), mentre l’artwork è stato curato da Giannis Nakos di Remedy Art Design (Amaranthe, Oceans Of Slumber e The Agonist). Tra i pezzi più interessanti ‘The Cult Of Hecate’, promossa con un eccellente videoclip che vede protagonista Elisa Santovito.