L’impressione che cresce di ascolto in ascolto, al cospetto del nuovo lavoro in studio dei Cyhra, è che gli svedesi stavolta abbiano peccato un po’ di presunzione. Non solo ‘The Vertigo Trigger’ sembra prendere le distanze dai due album precedenti, ma le canzoni sono piene di virtuosismi tecnici fuori luogo e, anche se il progetto è nato col fine di sperimentare sonorità diverse, il distacco dal tipico Göteborg Sound è sempre più marcato. Il supergruppo che vede coinvolti l’ex-Amaranthe Jake E, il batterista dei Kamelot Alex Landenburg e tre chitarristi di valore come Jesper Strömblad (In Flames, The Halo Effect), Marcus Sunesson (Engel) e Euge Valovirta (ex-Shining) ha abbassato i ritmi, alla ricerca di ritornelli da Eurovision Song Contest e sinfonie adatte alle colonne sonore meno ardite. Si salvano soltanto ‘1.000.000 Fahrenheit’ e ‘If I’, più per gli arrangiamenti che per la vera forza del songwriting, ed è un peccato perché non essendo l’occupazione principale dei musicisti in questione si sarebbe potuta evitare questa caduta di stile. Non vedo neppure grandi sforzi da parte dell’etichetta nel promuovere i nuovi singoli. Qualche mese e sapremo la verità, ma di sicuro il successore di ‘No Halos In Hell’ non entrerà nella storia.