Si può apprezzare o meno la voce dell’attuale cantante dei Dragonforce, a conti fatti eccellente sostituto di ZP Theart, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che queste sue prime canzoni soliste siano scritte col cuore e con grande onestà. La produzione non è affatto distante dagli standard della sua band principale e ciò non sorprende, considerato il seguito degli autori di ‘Reaching Into Infinity’ e ‘Extreme Power Metal’, però sono numerose le sorprese in scaletta. Alcuni pezzi si orientano su generi diversi, per esempio ‘Stars’ un po’ stucchevole nel suo volere affondare le proprie radici nella cultura celtica mentre ‘One More Sight Of The Sun With You’ pare la sigla di un cartone animato giapponese, ed altri mettono a dura prova l’ugola di acciaio del cantante (‘The Siren’ sembra uscita da un musical di Broadway mentre la title track è ricca di cambi di tempo e alti e bassi vocali). L’ascolto scorre comunque piacevole e, pur non trovandoci al cospetto di un capolavoro, viene voglia di vedere Marc Hudson in questa veste anche dal vivo. Non sarà semplice, visto l’impressionante schedule, ma potrebbe accadere in un futuro a medio termine. Al suo fianco troviamo il tastierista-compositore Shaz D degli Azure, prog fantasy band di Brighton, e due musicisti di provata bravura come Frédéric Leclercq dei Kreator - con un’esperienza di quasi quindici anni proprio con i Dragonforce – e Rich Smith dei Power Quest. Tra gli ospiti Ryoji Shinomoto dei Gyze, l’ex-Falling In Reverse Jacky Vincent dei Falling In Reverse, la violinista Mia Asano e Adrienne Cowan dei Seven Spires.