-Core
The Dreamer - Joseph, pt. 1
Neal Morse
Frontiers
Pubblicato il 31/08/2023 da Francesco Brunale
Songs
1. Overture
2. Prologue/Before the World Was
3. A Million Miles Away
4. Burns Like a Wheel
5. Liar, Liar
6. The Pit
7. Like a Wall
8. Gold Dust City
9. Slave Boy
10. Out of Sight, Out of Mind
11. Wait On You
12. I Will Wait on the Lord
13. Overture Reprise
14. Ultraviolet Dreams
15. Heaven in Charge of Hell (Eat ‘Em and Smile)
16. Why Have You Forsaken Me?

Neal Morse è uno degli ultimi geni della musica contemporanea e ricorda per iperattività un soggetto funambolico come l’inglese Steven Wilson. L’amico fraterno di Mike Portnoy si è buttato da anni sul tema della religione rapportato al rock e questo “The Dreamer” si presenta come un altro affresco di grande classe che regala al pubblico. In poco più di un’ora il nostro rivisita quasi tutti i generi musicali, andando a toccare con una classe incredibile tutto quello che gli capita a tiro. Se qualcuno ha nostalgia del prog anni settanta di matrice Yes e Jethro Tull, può ascoltare l’iniziale “Overture” e la successiva “Prologue/Before The World Was” per capire l’elevata qualità sonora che il polistrumentista è in grado di creare. La struttura del platter lo avvicina molto a una sorta di musical con tanto di cori femminili, in stile gospel, a ornare il tutto. “Gold Dust City”, “Liar Liar”, pur avendo sempre una matrice rock, hanno una caratterizzazione quasi sinfonica con delle melodie, in sede di ritornello, che rimangono impresse in modo ineccepibile. Ci sono, anche, richiami alla musica medioevale in “I Will Wait On The Lord” con dei cori tipicamente gregoriani, cantati a cappella e senza l’ausilio della musica. Questo album, pur parlando di un argomento sacro come la storia di Giuseppe, il penultimo dei dodici figli del patriarca ebraico Giacobbe, che era in grado di interpretare i sogni, non stanca minimamente, perché la musica è di assoluto livello. “Like A Wall” è una sferzata di hard rock in cui dominano, così come hanno fatto per tutta la sua carriera, i fantasmi dei quattro Beatles. Ci sono tanti richiami ai mitici ragazzi di Liverpool, visto che un tratto fondamentale di Morse è quello di scrivere pezzi complessi, ma che abbiano un tratto melodico che possa lasciare il segno in modo, più o meno, indelebile. Anche quando si cerca di rallentare i ritmi con “Slave Boy”, il risultato che ne viene fuori è buono, così come non possono lasciare freddi i riferimenti al Santana di metà anni settanta e al sound caraibico (“A Milion Miles Away”). L’enciclopedia della musica rock è stata riscritta dal buon Morse e questo “The Dreamer” si fa apprezzare per la bontà dei contenuti e per la varietà dei brani che sono di ottimo spessore. Sarebbe da farlo studiare e, contemporaneamente, ascoltare alle giovani leve.


 

Songs
1. Overture
2. Prologue/Before the World Was
3. A Million Miles Away
4. Burns Like a Wheel
5. Liar, Liar
6. The Pit
7. Like a Wall
8. Gold Dust City
9. Slave Boy
10. Out of Sight, Out of Mind
11. Wait On You
12. I Will Wait on the Lord
13. Overture Reprise
14. Ultraviolet Dreams
15. Heaven in Charge of Hell (Eat ‘Em and Smile)
16. Why Have You Forsaken Me?
Neal Morse
From USA

Discography
Testimony (2003)
One (2004)
? (2005)
Sola Scriptura (2007)
Lifeline (2008)
Testimony 2 (2011)
Momentum (2012)
Jesus Christ: The Exorcist (2019)
Sola Gratia (2020)
Troika (2022)
The Dreamer - Joseph, pt. 1 (2023)